La televisione italiana si prepara a un’altra stagione di cambiamenti e sorprese. Mentre l’estate entra nel vivo e i palinsesti estivi tengono compagnia agli italiani, dietro le quinte di Cologno Monzese fervono i preparativi per quella che si annuncia come una stagione televisiva ricca di novità. Pier Silvio Berlusconi ha già mosso le prime pedine di una partita che vedrà il suo culmine nella presentazione ufficiale dei palinsesti 2025-2026, fissata per l’8 luglio 2025 a Milano.
Il primo colpo di scena è già servito: Max Giusti lascia il ruolo di “battitore libero” della televisione italiana per abbracciare definitivamente il progetto Mediaset. Una mossa che non è passata inosservata nel panorama televisivo, considerando che il conduttore romano negli ultimi anni aveva saputo destreggiarsi abilmente tra diverse reti, mantenendo sempre una propria identità artistica distintiva.
Max Giusti, il jolly che Mediaset si è aggiudicato
La notizia dell’arrivo di Max Giusti in casa Mediaset ha fatto rumore nell’ambiente televisivo. Il conduttore, che negli ultimi due anni aveva trovato una dimensione ideale su Rai 2 con programmi come “Boss In Incognito” e “99 da Battere”, ha deciso di accettare la corte di Berlusconi junior. Una scelta che testimonia l’ambizione di Mediaset di continuare a investire su professionisti di provata esperienza, capaci di garantire quella versatilità che il mercato televisivo moderno richiede.
“Mediaset esprime soddisfazione per questo nuovo accordo”, ha dichiarato l’amministratore delegato in un comunicato che non nasconde l’entusiasmo per l’operazione. “Con Max sono allo studio progetti che spaziano dall’intrattenimento alla comicità”. Una dichiarazione che lascia intuire come l’azienda del Biscione voglia sfruttare al massimo le competenze poliedriche di Giusti, che negli anni ha dimostrato di saper passare con disinvoltura dalla conduzione pura all’imitazione, dal game show al varietà.
L’operazione Giusti rappresenta anche un segnale chiaro verso la concorrenza: Mediaset non si accontenta di difendere le proprie posizioni, ma continua a investire su talenti che possano rafforzare ulteriormente una squadra già solida. Il conduttore romano porta in dote un bagaglio di esperienza maturato non solo in Rai, ma anche nelle sue collaborazioni con Tv8 per “GialappaShow” e con Nove per “Che Tempo Che Fa”, dove il suo Cristiano Malgioglio ha conquistato il pubblico.
L’addio di Myrta Merlino: fine di un’era per Pomeriggio Cinque
Se l’arrivo di Giusti rappresenta una novità, l’addio di Myrta Merlino a “Pomeriggio Cinque” segna invece la fine di un capitolo importante nella storia recente di Canale 5. Il 6 giugno 2025, la conduttrice napoletana ha salutato per l’ultima volta il pubblico del contenitore pomeridiano, chiudendo un’esperienza durata due stagioni che, pur tra alti e bassi, aveva saputo dare una propria identità al programma nel post-Barbara D’Urso.
La decisione di non rinnovare il rapporto con Merlino per “Pomeriggio Cinque” apre ora scenari interessanti. Le voci di corridoio parlano di un possibile trasferimento della giornalista su Rete 4, dove potrebbe trovare spazio per un talk settimanale in prima serata, più in linea con il suo background giornalistico e le sue competenze nell’approfondimento. Sarebbe un ritorno alle origini per una professionista che ha costruito la propria carriera proprio sull’informazione di qualità.
Pier Silvio Berlusconi, sempre diplomatico nelle sue dichiarazioni pubbliche, ha commentato l’uscita di scena di Merlino con parole di stima: “Siamo molto soddisfatti del suo operato, si è impegnata tanto ed è un’ottima professionista. Dobbiamo capire cosa vorrà fare lei”. Una formula di cortesia che però non nasconde come l’azienda sia già proiettata verso nuove soluzioni per uno degli appuntamenti più importanti del daytime di Canale 5.
I Cesaroni tornano: nostalgia e strategia
Ma la vera sorpresa dei palinsesti 2025-2026 sarà il ritorno de “I Cesaroni”. Dopo oltre dieci anni dall’ultima puntata, la famiglia della Garbatella più amata della televisione italiana tornerà a far compagnia al pubblico di Canale 5. Un’operazione che va ben oltre la semplice nostalgia televisiva: si tratta di una scommessa strategica che Mediaset ha deciso di giocare puntando su uno dei suoi cavalli di battaglia storici.
Le riprese di “I Cesaroni – Il Ritorno” sono iniziate a marzo 2025 e si protrarranno fino ad agosto, per un totale di 12 episodi che verranno distribuiti in 6 prime serate. La messa in onda è prevista per i primi mesi del 2026, quando il pubblico potrà finalmente ritrovare Claudio Amendola nei panni dell’indimenticabile Giulio Cesaroni. L’attore romano non si limiterà a recitare, ma dirigerà anche questa nuova stagione, dimostrando come il progetto rappresenti per lui molto più di un semplice lavoro.
Il ritorno dei Cesaroni non sarà però un’operazione di mero recupero del passato. La serie affronterà un salto temporale di dieci anni, permettendo ai personaggi di crescere e alle storie di evolversi. La bottiglieria della Garbatella, cuore pulsante delle vicende familiari, si troverà ad affrontare nuove sfide: rischia di chiudere e finire all’asta, creando le premesse per nuove dinamiche narrative.
Cast tra ritorni e addii dolorosi
Il puzzle del cast di “I Cesaroni 7” si presenta complesso, fatto di ritorni graditi e assenze che peseranno sulla narrazione. Matteo Branciamore, Niccolò Centioni e Federico Russo torneranno a vestire i panni di Marco, Rudi e Mimmo, garantendo quella continuità emotiva che i fan della serie attendono da anni. Con loro anche Max Tortora, volto storico della fiction che riprenderà il ruolo di Ezio Masetti.
Le assenze più significative riguardano le figure femminili che avevano caratterizzato le prime stagioni. Elena Sofia Ricci ha chiarito definitivamente la sua posizione: “Non ci sarò, la mia presenza aleggerà nella serie”. Una decisione che i produttori dovranno gestire con particolare attenzione narrativa, considerando l’importanza del personaggio di Lucia nella costruzione dell’identità familiare dei Cesaroni.
Anche Alessandra Mastronardi non farà parte del cast di questa nuova stagione. L’attrice, che con Eva Cudicini aveva conquistato il cuore del pubblico, ha spiegato la sua scelta con pragmatismo: “I cicli si chiudono, non avrebbe senso far tornare il mio personaggio che nel frattempo dovrebbe essere diventata nonna”. Una posizione rispettabile che però priva la serie di uno dei suoi volti più iconici.
Per compensare queste assenze, la produzione ha puntato su nuovi innesti di qualità. Ricky Memphis entrerà nel cast nel ruolo di Carlo, mentre Lucia Ocone e Valentina Bivona porteranno nuove energie alla narrazione. La sfida sarà quella di integrare questi volti nuovi mantenendo quel clima familiare che aveva reso speciale la serie originale.
Fiction e strategie: il catalogo si rinnova
Oltre al ritorno dei Cesaroni, Mediaset ha pianificato un ricco catalogo di fiction per il 2025-2026. “Viola come il mare 3” con Francesca Chillemi e Can Yaman rappresenta la continuità di un successo consolidato, mentre “Buongiorno Mamma! 3” con Raoul Bova e Maria Chiara Giannetta punta ancora una volta sul fascino della famiglia allargata.
Tra le novità più intriganti spicca “La Regola del Gioco” con Alessandra Mastronardi, un thriller che promette di esplorare i meccanismi dei servizi segreti. Un cambio di registro per l’attrice, che dopo i Cesaroni si cimenterà con un genere completamente diverso. Marco Bocci sarà invece protagonista di “Alex Bravo”, serie ambientata nelle Marche che punta sul fascino del poliziotto anticonformista.
Le serie turche continueranno a mantenere il loro spazio importante nella programmazione Mediaset. Il successo di “Endless Love”, “Segreti di famiglia” e “La rosa della vendetta” ha dimostrato come questo tipo di prodotto sia riuscito a conquistare un pubblico trasversale, aprendo nuovi spazi narrativi nella televisione italiana.
L’estate dei cambiamenti
L’estate 2025 ha già portato i primi assaggi di quello che sarà il nuovo corso Mediaset. La fine di “Pomeriggio Cinque” con Myrta Merlino ha aperto un vuoto che l’azienda dovrà colmare con intelligenza, mentre l’arrivo di “Morning News” con Dario Maltese rappresenta un tentativo di rinnovamento del mattino televisivo.
Il Mondiale per Club ha offerto a Mediaset l’opportunità di dimostrare le proprie competenze sportive, con la copertura degli ottavi di finale di Juventus e Inter che ha catturato l’attenzione del pubblico. Un banco di prova importante per un’azienda che ha sempre fatto dello sport uno dei suoi punti di forza.
Rete 4 e l’informazione che non si ferma
Mentre Canale 5 si prepara ai grandi cambiamenti, Rete 4 continua a rappresentare il presidio dell’informazione Mediaset. La rete mantiene salda la sua programmazione sette giorni su sette, con i talk show che hanno dimostrato di saper intercettare l’interesse del pubblico per l’attualità e l’approfondimento.
Il possibile arrivo di Myrta Merlino su Rete 4 potrebbe rappresentare un ulteriore rafforzamento di questa vocazione, portando sulla rete una professionalista con esperienza consolidata nell’informazione televisiva. Una mossa che andrebbe nella direzione di un’ulteriore specializzazione dei canali Mediaset, con Rete 4 sempre più identificata come la casa dell’informazione di qualità.
Roberto Giacobbo tornerà con una versione rinnovata di “Freedom”, 18 puntate distribuite tra autunno e primavera che promettono di esplorare nuovi misteri e location inedite. Un ritorno che testimonia come anche i format più consolidati possano trovare nuova linfa attraverso l’innovazione.
La sfida del digitale
La strategia Mediaset per il 2025-2026 non può prescindere dall’evoluzione digitale. Mediaset Infinity continua a crescere di importanza, non solo come piattaforma di recupero dei contenuti televisivi, ma come vero e proprio laboratorio di sperimentazione per nuovi format e modalità di fruizione.
L’esperimento de “La Talpa” con Diletta Leotta, che vedrà una distribuzione ibrida tra piattaforma digitale e televisione tradizionale, rappresenta un test importante per capire come il pubblico reagisca a queste nuove formule. Se l’operazione dovesse rivelarsi vincente, potrebbe aprire la strada a una rivoluzione nel modo di concepire la televisione.
Verso l’8 luglio: aspettando le conferme
La presentazione ufficiale dei palinsesti dell’8 luglio 2025 a Milano sarà il momento in cui tutte queste indiscrezioni e anticipazioni troveranno conferma ufficiale. Pier Silvio Berlusconi avrà l’occasione di illustrare nel dettaglio la sua visione per il futuro di Mediaset, spiegando come ogni singola scelta si inserisca in una strategia complessiva di rafforzamento e innovazione.
Le aspettative sono alte, non solo per le novità annunciate, ma anche per capire come l’azienda intenda affrontare le sfide di un mercato televisivo sempre più competitivo. La concorrenza con la Rai, le piattaforme streaming e le televisioni internazionali richiede risposte innovative e coraggiose.
L’impressione è che Mediaset stia preparando una stagione che punti sulla solidità delle proprie fondamenta, rappresentate dai volti storici e dai format di successo, per costruire ponti verso il futuro attraverso l’innovazione tecnologica e narrativa. Una strategia che dovrà dimostrare la sua efficacia sul campo, quello che conta davvero: gli ascolti e la soddisfazione del pubblico.
Il 2025-2026 si annuncia come un anno cruciale per il futuro della televisione italiana, e Mediaset sembra voler giocare tutte le sue carte migliori per mantenere quella leadership nell’intrattenimento che rappresenta da sempre il suo marchio di fabbrica.