Claudio Ranieri (depositphotos)
Claudio Ranieri (depositphotos)

Mondiale a rischio? Ranieri e Pioli in pole per la panchina azzurra

di 8 Giugno 2025

Il disastro di Oslo ha scosso profondamente il calcio italiano. La pesante sconfitta per 3-0 contro la Norvegia nelle qualificazioni ai Mondiali 2026 ha messo in serio dubbio il futuro di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale. Con i Mondiali già in bilico dopo una sola partita, la FIGC sta valutando le alternative per riportare l’Italia sul palcoscenico iridato.

Il disastro norvegese: una sconfitta che fa rumore

Una partita senza storia

La notte di Oslo del 6 giugno 2025 resterà impressa nella memoria degli appassionati azzurri come una delle pagine più buie della storia recente della Nazionale. Sørloth al 14′, Nusa al 34′ e Haaland al 42′ hanno firmato un primo tempo da incubo per l’Italia, che non è mai riuscita a entrare in partita.

Le statistiche parlano chiaro: primo tiro in porta dell’Italia solo al 92′ con Lucca, zero occasioni da gol create nella ripresa, dominio totale della Norvegia in ogni zona del campo. Una prestazione che ha ricordato i fantasmi del passato, quando l’Italia mancò la qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 e Qatar 2022.

Spalletti sotto accusa

Dopo la partita, il commissario tecnico ha ammesso le difficoltà: “Abbiamo fatto troppi regali, negli spazi larghi le loro individualità ci hanno messo in difficoltà”. Tuttavia, le sue parole non sono bastate a placare le critiche, con i tifosi che sui social hanno chiesto a gran voce un cambio di rotta immediato.

L’incontro decisivo è fissato per martedì 10 giugno, quando Spalletti si confronterà con il presidente FIGC Gabriele Gravina per fare il punto della situazione. Prima, però, c’è da affrontare la Moldavia, una partita che potrebbe risultare decisiva per il futuro del tecnico toscano.

La corsa a due: Ranieri vs Pioli

Pioli
Mondiale a rischio? Ranieri e Pioli in pole per la panchina azzurra

Stefano Pioli: il favorito della vigilia

Secondo le indiscrezioni di Gianluca Di Marzio, Stefano Pioli sarebbe il candidato numero uno per raccogliere l’eventuale eredità di Spalletti. L’ex allenatore del Milan, attualmente all’Al-Nassr in Arabia Saudita, rappresenta un profilo esperto e vincente.

I punti di forza di Pioli:

  • Esperienza consolidata ad alti livelli
  • Mentalità vincente dimostrata al Milan
  • Conoscenza approfondita del calcio italiano
  • Capacità di gestire gruppi di alto livello

Tuttavia, ci sono anche degli ostacoli: questioni fiscali legate al suo contratto saudita potrebbero ritardare un suo eventuale arrivo fino a luglio, oltre agli interessi della Fiorentina che sta valutando il suo ingaggio per la panchina viola.

Claudio Ranieri: la suggestione romantica

Sir Claudio Ranieri rappresenta invece la candidatura più suggestiva e romantica. L’allenatore romano, che ha appena concluso la sua esperienza sulla panchina della Roma portando i giallorossi dal baratro della retrocessione al quinto posto, aveva annunciato il ritiro dalle panchine per dedicarsi al ruolo dirigenziale.

Perché Ranieri potrebbe essere la scelta giusta:

  • Esperienza internazionale con Leicester e altre squadre
  • Capacità di risollevare squadre in difficoltà
  • Conoscenza profonda del calcio italiano
  • Carisma e leadership riconosciuti da tutti

La sua candidatura, però, è complicata dal nuovo ruolo dirigenziale alla Roma e dalla volontà espressa di chiudere con le panchine. Come riporta Di Marzio: “La pista che porta a Ranieri è complicata, ma mai dire mai con Sir Claudio”.

Le alternative: De Rossi e Pirlo

Daniele De Rossi: il profilo giovane

Tra i nomi circolati c’è anche quello di Daniele De Rossi, ex capitano della Nazionale e attuale allenatore. Il suo profilo rappresenterebbe una scelta coraggiosa, puntando su un tecnico giovane e motivato che conosce perfettamente l’ambiente azzurro.

Andrea Pirlo: l’opzione qualità

Andrea Pirlo completa il quadro delle alternative valutate dalla FIGC. L’ex centrocampista della Nazionale, reduce dalle esperienze con Juventus e Sampdoria, potrebbe rappresentare una scommessa interessante per il rilancio degli Azzurri.

Il calendario che non perdona

La strada verso il Mondiale 2026

La situazione del Gruppo I è già complicata dopo una sola partita. La Norvegia comanda con 9 punti in 3 partite (avendo già disputato due gare in più dell’Italia), mentre gli Azzurri sono fermi a 0 punti.

La classifica attuale:

  • Norvegia: 9 punti (3 partite)
  • Estonia: 3 punti (2 partite)
  • Israele: 3 punti (2 partite)
  • Italia: 0 punti (1 partita)
  • Moldavia: 0 punti (1 partita)

Lo spettro dei playoff

Con questo avvio, si materializza già lo spettro dei playoff che ha caratterizzato le ultime due mancate qualificazioni mondiali. Solo la prima classificata accede direttamente ai Mondiali 2026, mentre la seconda dovrà passare attraverso gli spareggi.

Il formato dei playoff prevede 16 squadre divise in 4 percorsi, con semifinali e finali che assegneranno gli ultimi 4 posti europei per la Coppa del Mondo che si disputerà in Canada, Messico e Stati Uniti.

Le prossime mosse della FIGC

L’incontro cruciale

Martedì 10 giugno sarà una data cruciale per il futuro della Nazionale. L’incontro tra Spalletti e Gravina determinerà se proseguire con l’attuale progetto tecnico o se sia arrivato il momento di cambiare rotta.

La partita contro la Moldavia del 9 giugno rappresenta un banco di prova fondamentale: una vittoria convincente potrebbe dare respiro a Spalletti, mentre un altro passo falso accelererebbe inevitabilmente i tempi del cambiamento.

Le tempistiche del cambio

Se dovesse arrivare il cambio, i tempi sarebbero stretti. La prossima finestra di qualificazioni è prevista per settembre, e il nuovo commissario tecnico avrebbe poco tempo per studiare la squadra e implementare le proprie idee tattiche.

L’eredità di Spalletti: luci e ombre

I risultati positivi

Nonostante le difficoltà attuali, va ricordato che Spalletti ha ottenuto anche risultati positivi: la splendida vittoria in Francia in Nations League e la rimonta da 0-3 a 3-3 in Germania sono esempi di cosa può fare questa Nazionale quando gira tutto per il verso giusto.

Le criticità emerse

Tuttavia, le criticità sono evidenti: la squadra fatica a trovare continuità, manca di personalità nei momenti cruciali e sembra non aver ancora assimilato completamente i dettami tattici del commissario tecnico.

Il parallelo con il passato

Le lezioni non apprese

La sconfitta in Norvegia riporta alla mente i drammi del passato: l’eliminazione con la Svezia nel 2017 e quella con la Macedonia del Nord nel 2022. L’Italia sembra non aver imparato dai propri errori, continuando a sottovalutare avversari sulla carta inferiori.

La necessità di una scossa

Come evidenziato da molti osservatori, la Nazionale ha bisogno di una scossa. Che arrivi attraverso un cambio di allenatore o attraverso una reazione d’orgoglio del gruppo attuale, è fondamentale che qualcosa cambi rapidamente.

Verso una decisione storica

La FIGC si trova di fronte a una decisione storica: proseguire con Spalletti sperando in una reazione immediata o puntare su un cambio che potrebbe rivoluzionare l’ambiente azzurro.

Ranieri e Pioli rappresentano due filosofie diverse: l’esperienza e il carisma del primo contro la modernità tattica e la mentalità vincente del secondo. Entrambi i profili hanno caratteristiche che potrebbero essere decisive per riportare l’Italia ai Mondiali.

Il tempo stringe, i margini di errore sono azzerati e il calcio italiano si trova nuovamente di fronte al bivio più importante: qualificarsi per i Mondiali 2026 o vivere l’ennesimo incubo di una mancata partecipazione alla competizione più importante del mondo.

La prossima settimana sarà decisiva per il futuro degli Azzurri e per capire se l’Italia riuscirà a rialzarsi dall’ennesima caduta o se dovrà fare i conti con un’altra esclusione dal palcoscenico mondiale.

Marco Mattei

Dalla Puglia con furore. Appassionato di calcio e sport, ma anche di tutto il mondo del Lifestyle.

Ultime di Calcio

Da non perdere!

Ciro Immobile

Immobile vuole tornare in Italia: Milan, Fiorentina e Inter in corsa

Ciro Immobile vuole tornare in Italia…
Igor Tudor (Depositphotos)

Tudor riconfermato alla Juventus: ufficiale il rinnovo fino al 2027

AGGIORNAMENTO: La Juventus ha ufficializzato il…