La rivoluzione tecnica e di mercato dell’Inter entra nel vivo dopo la separazione ufficiale con Simone Inzaghi, avvenuta il 3 giugno 2025. L’ex tecnico nerazzurro ha accettato l’offerta faraonica dell’Al-Hilal, portando la dirigenza di viale della Liberazione a dover ripensare completamente strategia e obiettivi per la prossima stagione.
L’addio di Inzaghi: la fine di un ciclo vincente
Simone Inzaghi ha comunicato alla dirigenza la decisione di lasciare il club, chiudendo dopo quattro anni un percorso ricco di successi che ha riportato l’Inter ai vertici del calcio europeo. Il tecnico piacentino ha accettato il triennale da 25 milioni a stagione offerto dall’Al-Hilal, club saudita che ha mostrato una determinazione ferrea nell’attenderlo fino alla fine.
“In questi quattro anni ho dato tutto, l’Inter è sempre stata il mio primo e ultimo pensiero della giornata”, ha dichiarato Inzaghi nel suo messaggio d’addio. Il presidente Beppe Marotta ha sottolineato la correttezza del rapporto: “Desidero ringraziare Simone Inzaghi per il lavoro svolto, per la passione dimostrata e anche per la sincerità nel confronto odierno”.
Fabregas in pole position: il sogno spagnolo
Il primo nome sulla lista dei nerazzurri per sostituire Inzaghi è Cesc Fabregas, attuale allenatore del Como. C’è stato un incontro fra Piero Ausilio e Cesc Fabregas nella serata del 4 giugno a Londra, con il direttore sportivo nerazzurro che ha tentato di convincere lo spagnolo.
Tuttavia, la trattativa si presenta estremamente complessa. Il presidente del Como Suwarso ha chiuso a una possibile partenza del tecnico: “Il nostro percorso è lungo, sarà per più stagioni e ruota attorno a Cesc Fabregas, che non lascerà il club”. Il Como ha già respinto le avances di Roma e Bayer Leverkusen, mostrando una ferrea determinazione nel trattenere il proprio allenatore.
Le difficoltà del caso Fabregas
La situazione di “stallo” potrebbe sbloccarsi soltanto in un modo: deve essere lo stesso Fabregas a chiedere di essere liberato dal club lariano. L’ex centrocampista di Arsenal e Barcellona si trova in una posizione delicata, dovendo scegliere tra la fedeltà al progetto Como e l’opportunità di allenare una grande del calcio europeo.
Nella giornata di giovedì 5 giugno potrebbero registrarsi sviluppi importanti, ma le dichiarazioni pubbliche dello stesso Fabregas lasciano pochi spazi all’ottimismo: ha ribadito la sua volontà di continuare il progetto a lungo termine con il Como.
Le alternative: Vieira e Chivu in rampa di lancio
Con la pista Fabregas che si complica, l’Inter ha già identificato le alternative credibili. In pole position c’è Patrick Vieira, ex centrocampista nerazzurro che ha brillantemente salvato il Genoa nell’ultima stagione.
Patrick Vieira ha una clausola rescissoria pari a 500mila euro e dunque è facilmente raggiungibile sotto il pagamento di tale compenso. Il francese rappresenterebbe una soluzione economicamente sostenibile e tatticamente interessante per la dirigenza.
L’altra opzione è Christian Chivu, ex difensore dell’Inter che ha fatto esperienza con la Primavera nerazzurra prima di guidare il Parma alla salvezza. Il club ducale sta lavorando alacremente per un rinnovo triennale e un progetto di ambio respiro, ma la chiamata dell’Inter potrebbe cambiare gli scenari.
Roberto De Zerbi: il sogno proibito
Rimane sullo sfondo anche Roberto De Zerbi, attualmente al Marsiglia. L’allenatore italiano ha esperienza internazionale e un gioco spettacolare, ma ha una clausola da 6 milioni di euro per svincolarsi dal Marsiglia e pretenderebbe garanzie importanti sul mercato.
Gli obiettivi di mercato già definiti
Nonostante l’incertezza sulla panchina, l’Inter ha già mosso passi concreti sul mercato. È stato ufficializzato l’arrivo di Petar Sucic, centrocampista croato acquistato dalla Dinamo Zagabria per circa 16 milioni di euro.
Inoltre, Luis Henrique ha svolto le visite mediche al Coni per l’idoneità sportiva, con l’esterno prelevato dal Marsiglia per 23 milioni più bonus che rappresenta un investimento significativo per rinforzare le fasce.
La strategia a lungo termine
I nerazzurri si ritroveranno già lunedì ad Appiano Gentile, per iniziare la missione Mondiale per Club, con la partenza per gli Stati Uniti prevista per l’11 giugno. Il tempo stringe e la dirigenza deve accelerare per avere certezze prima della competizione americana.
Tempi serrati e decisioni cruciali
La dirigenza nerazzurra si trova di fronte a una sfida temporale importante. L’Inter vorrebbe definire il tutto entro 48 ore per andare al Mondiale per club con il nuovo allenatore, ma potrebbe essere necessario ricorrere a soluzioni temporanee come Stefano Vecchi come traghettatore.
Le prossime ore saranno decisive per il futuro dell’Inter. La scelta dell’allenatore influenzerà inevitabilmente anche la strategia di mercato, con ogni candidato che porta con sé filosofie tattiche e richieste specifiche sui rinforzi.
Conclusioni: un’Inter in trasformazione
L’addio di Inzaghi segna la fine di un’era e l’inizio di una nuova fase per l’Inter. Tra le difficoltà nel convincere Fabregas, le alternative rappresentate da Vieira e Chivu, e gli investimenti già programmati sul mercato, la dirigenza nerazzurra dovrà dimostrare ancora una volta la propria capacità di navigare le acque agitate del calciomercato.
Il 5 giugno 2025 potrebbe essere una data fondamentale per conoscere il futuro della panchina nerazzurra, con la speranza che arrivi finalmente la fumata bianca su uno dei candidati. Nel frattempo, l’Inter continua a lavorare per costruire una squadra competitiva a livello internazionale, indipendentemente da chi siederà sulla panchina di San Siro.