Generazione Z continua a stupire tutti con ascolti che sfiorano il 7% di share. Il talk show condotto da Monica Setta su Rai 2 sta vivendo un momento magico, dopo aver registrato nella notte tra il 19 e il 20 giugno 2025 uno degli ascolti più importanti della sua storia, confermando la crescita costante che aveva già portato il programma al 5,9% nella notte del 15-16 maggio. Un successo che arriva proprio mentre circolano voci sulla possibile chiusura del programma e dimostra come il format abbia trovato la sua dimensione ideale nel palinsesto notturno.
I numeri che parlano chiaro
Monica Setta non ci sta alle critiche sui presunti “bassi ascolti” e replica con fermezza: “Non è corretto dire che Generazione Z – programma scritto da me e voluto da Rai per i giovani – abbia avuto bassi ascolti. La media è attorno al 4%, con molte puntate al 5 e al 6%. Solo in pochi casi siamo scesi sotto il 3”.
I dati auditel confermano l’andamento positivo del programma con una crescita impressionante:
- Quasi 7% di share nella notte tra il 19 e 20 giugno 2025 (dato straordinario per la fascia notturna)
- 5,9% di share con oltre 156.000 telespettatori nella notte del 15-16 maggio 2025
- 4,6% di share con 174 mila spettatori in precedenti puntate
- Media superiore al 5% nell’edizione attuale
Un successo costruito nel tempo
Generazione Z è in onda dal 2022 su Rai 2 con la conduzione di Monica Setta. Dopo una prima edizione con due puntate il sabato pomeriggio, il programma è stato spostato prima al martedì in terza serata e, da maggio 2024, al giovedì, sempre in terza serata.
Il trasloco dalla collocazione pomeridiana a quella notturna è avvenuto dopo appena due puntate nel 2022, forse troppo prematuramente.
Un format che funziona
Il programma è “uno spazio per raccontare la Generazione Z, che si è trovata stretta tra pandemia e guerra in Ucraina, con l’obiettivo di cogliere che cosa le ragazze e i ragazzi sanno della politica, della guerra o dell’economia”.
Monica Setta modera con un tono diretto, a metà tra il talk classico e l’infotainment moderno. La crescita degli ascolti è segno che il format funziona, soprattutto tra i giovani adulti che lo seguono anche in replica su RaiPlay e attraverso i contenuti social.
Il valore sociale del programma
Il programma rappresenta un punto di riferimento importante per il dialogo intergenerazionale, affrontando temi cruciali come:
- L’impatto della pandemia sui giovani
- Le conseguenze della guerra in Ucraina sulla Generazione Z
- Il rapporto con la tecnologia e i social media
- Le dinamiche familiari e relazionali
- I valori e le prospettive future dei giovani
Un successo che merita una collocazione diversa
Gli ascolti straordinari della notte tra il 19 e 20 giugno 2025, che hanno visto “Generazione Z” sfiorare il 7% di share, dimostrano inequivocabilmente che il programma ha trovato il suo pubblico e merita rispetto. Tuttavia, questi risultati sollevano anche una riflessione importante: un format di tale qualità e con ascolti così positivi meriterebbe una collocazione più strategica nel palinsesto.
La fascia di terza serata, pur avendo permesso al programma di crescere e consolidarsi, potrebbe non rendere giustizia al potenziale di “Generazione Z”. Una collocazione in seconda serata o addirittura nel pomeriggio potrebbe permettere al programma di raggiungere un pubblico ancora più ampio e di diventare un appuntamento fisso per le famiglie italiane interessate al dialogo intergenerazionale.
Il futuro di un programma che piace e convince
Nonostante le voci di possibili tagli alla programmazione notturna per la spending review, “Generazione Z” si conferma come uno dei programmi più solidi e apprezzati dell’offerta Rai 2.
Il successo del programma dimostra che esiste un pubblico affamato di contenuti di qualità che trattino con serietà e competenza il mondo giovanile. In un panorama televisivo spesso dominato da reality e talk show urlati, “Generazione Z” rappresenta un’oasi di riflessione e approfondimento che il servizio pubblico dovrebbe valorizzare e proteggere.
La crescita costante degli ascolti, culminata nel quasi 7% della notte tra il 19 e 20 giugno, non è solo un successo numerico, ma la dimostrazione che quando si fa televisione di qualità, con contenuti significativi e un approccio rispettoso verso i giovani, il pubblico risponde positivamente.
“Generazione Z” non è solo un programma televisivo: è diventato un ponte fondamentale tra generazioni, uno spazio di dialogo e comprensione reciproca che la televisione italiana non può permettersi di perdere.