L’addio ufficiale di Raffaele Palladino dalla Fiorentina ha aperto scenari interessanti per la panchina viola nella stagione 2025/2026. Tra i nomi che circolano con maggiore insistenza c’è quello di Marco Baroni, tecnico fiorentino che ha appena lasciato la Lazio dopo una stagione di alti e bassi.
La separazione consensuale tra la Fiorentina e Palladino, comunicata ufficialmente dal club toscano, ha dato il via a una serie di speculazioni sul futuro tecnico della squadra gigliata. In questo contesto, l’ipotesi Baroni assume connotati particolarmente suggestivi, considerando le origini del tecnico e la sua esperienza in Serie A.
Il profilo di Marco Baroni: un figlio di Firenze
Marco Baroni, nato a Firenze l’11 settembre 1963, rappresenta un’opzione intrigante per la panchina viola. La sua carriera da calciatore è iniziata proprio con la maglia della Fiorentina nella stagione 1981-1982, creando un legame emotivo che potrebbe rivelarsi determinante nelle valutazioni della società .
Esperienza da allenatore e competenze tattiche
Il curriculum di Baroni come allenatore presenta diversi punti di forza:
- Salvezza miracolosa con il Verona: nella stagione 2023-2024 ha condotto i gialloblù a una salvezza insperata, chiudendo al tredicesimo posto
- Esperienza in Europa: con la Lazio ha debuttato nelle competizioni internazionali, guidando la squadra in Europa League
- Gestione dei momenti di crisi: ha dimostrato capacità di invertire trend negativi, come fatto con il Verona
La sua filosofia di gioco si basa su un calcio propositivo e organizzato, caratteristiche che potrebbero sposarsi bene con le ambizioni della Fiorentina per la prossima stagione.
La situazione attuale: Baroni libero dopo l’addio alla Lazio
L’Angelo Fabiani, direttore sportivo della Lazio, ha confermato che Baroni “ha ritenuto opportuno andare via per motivi suoi”. Questa separazione consensuale rende il tecnico fiorentino immediatamente disponibile per nuove avventure, alimentando le voci su un possibile approdo al Viola Park.
Le motivazioni dell’addio alla Lazio
Secondo le dichiarazioni ufficiali, Baroni ha lasciato la Lazio nonostante:
- Il settimo posto finale in campionato
- La qualificazione europea conquistata
- Una stagione comunque positiva dal punto di vista dei risultati
Le ragioni personali dietro questa decisione potrebbero aprire nuovi scenari professionali, con la Fiorentina che rappresenta un’opzione affascinante per il suo futuro.
Le alternative in casa Fiorentina: chi compete con Baroni
La dirigenza viola sta valutando diversi profili per sostituire Palladino. I principali candidati includono:
Stefano Pioli: il ritorno del figlio prodigo
Stefano Pioli rappresenta l’opzione più romantica. L’ex tecnico del Milan ha già allenato la Fiorentina dal 2017 al 2019, lasciando un ricordo positivo nell’ambiente. Attualmente impegnato con l’Al-Nassr in Arabia Saudita, potrebbe essere disponibile dall’inizio di luglio.
Daniele De Rossi: l’esperienza in Serie A
L’ex capitano della Roma è da tempo accostato alla panchina viola. La sua esperienza come allenatore, seppur limitata, e il carisma potrebbero convincere la dirigenza fiorentina.
Altri profili: Farioli e le sorprese
Tra i nomi circolati c’è anche quello di Francesco Farioli, attualmente impegnato con l’Ajax, che rappresenterebbe una scelta più innovativa e orientata al futuro.
Pro e contro dell’ipotesi Baroni alla Fiorentina
I vantaggi di un eventuale approdo
L’arrivo di Baroni presenterebbe diversi aspetti positivi:
- Conoscenza dell’ambiente: essere nato a Firenze faciliterebbe l’integrazione
- Esperienza in Serie A: ha dimostrato di saper gestire situazioni complesse
- Motivazione: tornare a casa rappresenterebbe un’opportunità unica nella carriera
- Stile di gioco: il suo calcio propositivo si adatterebbe alle aspettative viola
Le criticità da considerare
Non mancano però gli aspetti che potrebbero creare perplessità :
- Concorrenza: il Torino sembra in pole position per ingaggiarlo
- Risultati alternanti: la carriera presenta alti e bassi significativi
- Pressione mediatica: allenare la squadra del cuore comporta aspettative elevate
Le prospettive per la stagione 2025/2026
La Fiorentina ha chiuso la stagione appena conclusa al sesto posto, conquistando la qualificazione alla Conference League. Per la prossima annata, gli obiettivi potrebbero alzarsi ulteriormente, con l’ambizione di raggiungere un piazzamento europeo più prestigioso.
I fattori chiave per il successo
Indipendentemente dalla scelta dell’allenatore, la Fiorentina dovrà :
- Rinforzare la rosa: alcuni reparti necessitano di interventi mirati
- Mantenere i migliori: evitare cessioni dei pilastri della squadra
- Creare continuità : dopo l’addio di Palladino, serve stabilità tecnica
- Gestire le aspettative: bilanciare ambizioni e realismo
Tempistiche e sviluppi futuri
La dirigenza fiorentina sembra intenzionata a chiudere rapidamente la pratica allenatore. Le prossime settimane saranno decisive per capire se l’ipotesi Baroni prenderà piede o se prevarranno altre soluzioni.
Il timing è cruciale: anticipare la concorrenza del Torino e di altri club interessati potrebbe rivelarsi determinante per assicurarsi le prestazioni del tecnico fiorentino.
La parola decisiva spetta a Commisso
Rocco Commisso e la sua dirigenza hanno dimostrato in passato di saper prendere decisioni coraggiose. La scelta del nuovo allenatore rappresenterà un banco di prova importante per le ambizioni future del club.
Conclusioni: un’opportunità da non perdere
L’ipotesi Baroni alla Fiorentina per la stagione 2025/2026 presenta elementi di grande fascino. Il richiamo delle origini, unito all’esperienza maturata in Serie A, potrebbe rappresentare la combinazione perfetta per rilanciare le ambizioni viola.
La decisione finale dipenderà dalle valutazioni tecniche della dirigenza e dalla capacità di convincere un allenatore che, dopo l’esperienza alla Lazio, sembra pronto per una nuova sfida stimolante. Il calcio, come spesso accade, riserva sorprese: resta da vedere se questa suggestiva ipotesi si trasformerà in realtà .