Megixtone: il lifestyle si beve

Megixtone: il lifestyle si beve

di 12 Maggio 2025

Nel mondo del vino esistono bottiglie che non si limitano a raccontare un territorio o una tradizione, ma che diventano veri e propri oggetti che manifestano il proprio lifestyle. Tra queste spicca il Megixtone un rarissimo vino rosso italiano che sta conquistando sempre più estimatori per la sua qualità fuori scala, la produzione ultra-limitata e un prezzo che lo colloca tra le etichette più esclusive al mondo. Con un massimo di 200 bottiglie prodotte solo nelle annate migliori e un valore che può raggiungere i 29.575 euro, Megixtone è molto più di un vino: è un’esperienza estetica, una dichiarazione di stile, un simbolo di eccellenza e unicità.

Un vino che nasce solo dalla perfezione

La filosofia produttiva di Megixtone è riassunta in una regola ferrea: “Luxury wine, in natural way”. Ogni dettaglio è orientato alla ricerca della naturalezza estrema e dell’eleganza assoluta. Il vino viene prodotto esclusivamente quando la natura offre il suo volto migliore: condizioni climatiche perfette, uve in stato di grazia, terreno in equilibrio assoluto. Se questi elementi non si allineano in modo impeccabile, Megixtone non viene realizzato. Nessun compromesso.

La sua origine affonda in un piccolo, prezioso vigneto situato nelle Marche, regione riservata e affascinante, dove ogni vite è curata individualmente con una meticolosità quasi sacrale. La vendemmia è manuale e prevede una selezione estrema dei grappoli. Il vino viene vinificato interamente in vetro, seguendo un metodo chiamato “vetro al 300%”: un’espressione simbolica che riflette l’ossessione per la purezza. Niente solfiti, nessuna sostanza esterna. Solo il mosto, le uve e il tempo.

Il punto di vista del Maître Sommelier Mirko Carducci: “Le Marche hanno una nuova stella, e questa volta si tratta di vino”

Originario dell’entroterra maceratese, Mirko Carducci è una delle voci più autorevoli della sommellerie contemporanea. Dopo esperienze tra ingegneria, moda e hotellerie, è tornato alle radici nella sua amata regione, le Marche, dove oggi è Maître Sommelier presso il ristorante stellato Andreina di Loreto (AN). Il suo giudizio su Megixtone è inequivocabile:

“Megixtone è un viaggio attraverso le stagioni, un’esperienza sensoriale che si evolve nel bicchiere”, afferma Carducci. “Si percepiscono visciole sotto spirito, note agrumate e salmastre, chiusure sul fieno… poi, improvvisamente, tutto riparte. Un po’ come il tempo che si riavvolge”.

Carducci descrive il cuore produttivo di Megixtone come un vigneto di mezzo ettaro, selezionato all’interno di quattro, in cui ogni pianta viene seguita come un’opera d’arte vivente. Le micro-vendemmie, diluite da agosto a novembre, permettono di cogliere dodici stadi di maturazione differenti, per una fotografia liquida dell’evoluzione naturale dell’uva.

La sfida enologica è racchiusa anche nel nome: “Megistone” come numero infinitamente grande, e quella “X” centrale, enigmatica, che rappresenta l’incognita, il superamento dei limiti, la tensione verso l’assoluto.

“Il limite di questo vino? Termina solo con la fine della bottiglia,” aggiunge Carducci.

La consacrazione di un’altro grande chef stellato: Errico Recanati

Il Megixtone ha conquistato anche il palato di Errico Recanati, chef patron del ristorante Andreina, 1 Stella Michelin. Riconosciuto per la sua maestria nell’arte della brace e per la sensibilità nel creare abbinamenti sofisticati.

Lo chef Recanati ha testato Megixtone con stupore su piatti complessi come la sua  “Lattuga maturata in aceti giapponesi cotta alla brace, servito con uova di trota, “Gambero e Carpaccio di Marchigiana scottato alla brace  o “Risotto alle erbe con ragù di germano”.

Recanati e Carducci lo servono a 12°C, temperatura ideale per coglierne tutta la gamma aromatica e la profondità gustativa, in un rituale quasi teatrale che esalta la poesia del vino e la creatività della cucina.

Chef stellato Fabio Trabocchi

Tra i primi a innamorarsi di Megixtone c’è anche Fabio Trabocchi, chef marchigiano trapiantato negli USA, insignito della stella Michelin con il suo ristorante Fiola di Washington.

Queste le sue parole: 

” MEGIXTONE è stato una bellissima scoperta; un vino di altissimo livello definito dalla grande passione di Gianluca per il territorio e la sua meticolosa ricerca che ha creato un vino straordinario”. 

Un vino da meditazione… e da collezione

Megixtone non è un semplice vino da bere, ma da contemplare. Il suo colore purpureo, con riflessi aranciati ai bordi, racconta la sua naturalezza estrema e la tensione verso il sublime. Un’emanazione visiva che stimola la mente e connette con la parte più pura e nobile dell’essere umano.

Il prezzo riflette questa esclusività: con partenza da 5.000 euro, le bottiglie possono toccare cifre ben oltre i 29.575 euro per le annate più rare che i più facoltosi possono tentare di accapararrsi.

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