La 78ª edizione del Festival di Cannes 2025 si è conclusa il 24 maggio con una cerimonia di premiazione che ha consacrato il regista iraniano Jafar Panahi come vincitore della prestigiosa Palma d’oro per il film “A Simple Accident“. Un trionfo che segna il ritorno trionfale del regista dissidente dopo 15 anni di assenza dai festival internazionali.
La vittoria di Jafar Panahi: un simbolo di resistenza
La Palma d’oro 2025 è andata al film “A Simple Accident” (Un semplice incidente) del regista iraniano Jafar Panahi, in quello che rappresenta un momento storico per il cinema e i diritti umani. Il regista dissidente iraniano, incarcerato più volte e torturato, autore clandestino tornato dopo 15 anni di assenza in un festival internazionale, ha ricevuto una standing ovation dal pubblico del Grand Théâtre Lumière.
Durante il suo discorso di ringraziamento, Panahi ha lanciato un appello emozionante: “A tutti gli iraniani che sono nel mondo: mettiamo da parte i problemi, le differenze, la cosa più importante è la libertà del nostro Paese”. Il film, descritto come una storia sovversiva e molto politica sotto forma di thriller, racconta la scoperta accidentale di un torturatore da parte di un gruppo di vittime.
Il significato politico della vittoria
Cate Blanchett ha consegnato la Palma d’Oro a Jafar Panahi per il suo film “Un simple accident”, ribadendo il ruolo cruciale del cinema come spazio di libertà e resistenza: “Il cinema è un luogo dove possiamo confrontarci, discutere. Il cinema è pericoloso. Il cinema è vita”.
Il palmarès completo di Cannes 2025
Premi principali della competizione
Palma d’oro: A Simple Accident di Jafar Panahi
Grand Prix: Sentimental Value di Joachim Trier
Premio della giuria (ex aequo):
- Sirat di Oliver Laxe
- Sound of Falling di Mascha Schilinski
Premio speciale: Resurrection del cinese Bi Gan
Premi per interpretazione e regia
- Miglior regista: Kleber Mendonça Filho per “L’agente segreto” (O agente secreto)
- Miglior attore: Wagner Moura per “L’agente segreto”
- Miglior attrice: Nadia Melliti per “La petite dernière”
- Miglior sceneggiatura: Fratelli Dardenne per “La Maison Maternelle” (Jeunes mères)
Altri riconoscimenti importanti
- Camera d’or (miglior opera prima): The President’s Cake dell’iracheno Hasan Hadi
- Palma d’oro miglior cortometraggio: I’m Glad You’re Dead Now di Tafiq Barhum
La giuria presieduta da Juliette Binoche
La giuria internazionale del concorso è stata presieduta dall’attrice francese Juliette Binoche. La composizione internazionale ha incluso personalità di spicco del cinema mondiale come Halle Berry, Alba Rohrwacher, Payal Kapadia, Leïla Slimani, Dieudo Hamadi, Hong Sangsoo, Carlos Reygadas e Jeremy Strong.
L’Italia a Cannes 2025: nessun premio per Mario Martone
Fuori di Mario Martone con Valeria Golino, unico film italiano in concorso, non ha ottenuto nessun riconoscimento. Il film, liberamente ispirato al libro autobiografico L’Università di Rebibbia di Goliarda Sapienza, racconta l’esperienza in carcere vissuta dalla scrittrice. Nel cast, oltre a Valeria Golino, figuravano Matilda De Angelis ed Elodie.
Tuttavia, l’Italia ha mantenuto una presenza significativa nella giuria con Alba Rohrwacher, che ha rappresentato il cinema italiano tra i giurati del concorso principale.
I momenti salienti del festival
Il blackout di Cannes
Prima della cerimonia un blackout, dovuto ad un sabotaggio, durato circa sei ore ha lasciato al buio la cittadina e zone limitrofe, ma la cerimonia di premiazione si è svolta regolarmente dopo il ripristino dell’energia elettrica.
Le sezioni parallele
Settimana internazionale della critica:
- Grand Prix della Settimana internazionale della critica: Phichai kha di Ratphum Bunbanchachok
- Premio French Touch della giuria: Imago di Déni Oumar Pitsaev
Premi speciali:
- L’Occhio d’oro del Festival di Cannes 2025 è stato assegnato a Imago di Déni Oumar Pitsaev, il primo film ceceno a essere selezionato a Cannes
- Il Prix du Cinéma Positif del 2025 è stato assegnato ai fratelli Dardenne per il loro film Jeunes Mères
Le star sul red carpet
Il festival ha visto sfilare sul tappeto rosso numerose celebrità internazionali, tra cui Viola Davis, Gillian Anderson, Isabella Ferrari, Bella Hadid, Eva Longoria e Robert De Niro. L’evento ha confermato ancora una volta la sua posizione come uno degli appuntamenti più glamour del cinema mondiale.
Un festival che guarda al futuro
Joachim Trier, vincitore del Grand Prix, ha definito Cannes come una “cattedrale universale dell’immagine libera, che ci permette in un periodo tormentato come questo che stiamo vivendo, di connetterci, identificarci, dialogare, provare reciproca empatia”.
Il Festival di Cannes 2025 ha dimostrato ancora una volta di essere molto più di una semplice kermesse cinematografica: è un palcoscenico mondiale dove il cinema si fa portavoce di messaggi universali di libertà, resistenza e speranza.
La vittoria di Jafar Panahi rappresenta un simbolo potente dell’importanza dell’arte come forma di resistenza e del cinema come linguaggio universale capace di superare ogni barriera politica e geografica.