Arriva giovedì 22 maggio, in esclusiva su RaiPlay, Dark Lines – Delitti a Matita, una serie true crime innovativa che racconta otto tra i più sconvolgenti casi di cronaca nera italiana degli ultimi trent’anni, unendo voce narrante, inchiesta documentale e graphic novel animata.
La voce è quella dell’attrice Valentina Romani, già nota per il suo forte legame con il pubblico più giovane, che accompagna lo spettatore all’interno delle storie: un percorso visivo ed emotivo tra ricostruzioni, testimonianze, processi e soprattutto, le vite spezzate di otto giovani donne.
Quando il disegno racconta l’orrore
Ogni episodio di Dark Lines parte da una ricostruzione rigorosa dei fatti: dinamiche familiari, moventi, piste investigative, interrogatori e sentenze. Ma ciò che rende il racconto davvero unico è la grafica animata, usata per visualizzare le scene del crimine come mai prima d’ora:
- Una stanza capovolta
- Una macchia di sangue
- Il corpo della vittima
- L’arma del delitto
- Un’ombra che si allontana nella notte
Attraverso il disegno, il pubblico entra in contatto con ciò che le immagini di repertorio non riescono a dire. Un volto, un gesto, un silenzio diventano strumenti narrativi forti, ma sempre rispettosi.
Otto donne, otto storie
Gli episodi affrontano alcuni dei casi più noti e ancora oggi irrisolti o controversi:
- Simonetta Cesaroni: assassinata in ufficio a Roma nel 1990. Nessun colpevole, nessuna verità certa.
- Meredith Kercher: studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007. Un caso mediatico che ha fatto il giro del mondo.
- Chiara Poggi: uccisa a Garlasco nel 2007. Il fidanzato viene condannato, ma restano ancora domande.
- Marta Russo: colpita all’Università La Sapienza di Roma. Un processo che lascia molti interrogativi.
- Serena Mollicone: la morte di una ragazza solare, il cui caso ha tenuto l’Italia col fiato sospeso.
- Elisa Claps: scomparsa nel 1993, il corpo trovato 17 anni dopo in una chiesa.
- Nada Cella: segretaria uccisa nel suo studio a Chiavari. Nessun colpevole, ancora oggi.
- Melania Rea: madre e moglie, uccisa dal marito. Un femminicidio brutale.
La voce di Valentina Romani: verità e rispetto
“Parlare di violenza non è facile, ma è necessario. Dare voce a chi non ce l’ha più è una responsabilità che ho accolto con rispetto. Mi auguro che il racconto arrivi ai più giovani”, dichiara Valentina Romani.
Il suo tono delicato ma fermo guida lo spettatore in un viaggio nel buio, con l’obiettivo di far riflettere, non solo informare.
Una nuova frontiera del racconto
Marcello Ciannamea, direttore Rai Contenuti Digitali e Transmediali, definisce il progetto:
“Un esperimento di linguaggi ibridi che unisce cronaca, animazione e graphic novel. Un prodotto originale, pensato per un pubblico giovane e consapevole.”
Le matite del crimine: tra realismo e suggestione
Il fumettista e sceneggiatore Tito Faraci, ideatore della serie insieme a Giovanni Filippetto e Ivan Russo, spiega:
“Il disegno ha una doppia forza: racconta i fatti, ma smuove anche le emozioni. I processi, gli identikit, le ipotesi: tutto può essere disegnato, per arrivare dove la realtà da sola non basta.”
La regia è affidata a Giacomo Talamini, con la produzione di Rai Contenuti Digitali e Transmediali.