Una notte di emozioni contrastanti ha accompagnato i tifosi della Lazio allo Stadio Olimpico, dove la squadra biancoceleste ha vissuto l’amara eliminazione dall’Europa League per mano del Bodo/Glimt. Nonostante una straordinaria rimonta culminata con il 3-1 nei tempi regolamentari, che aveva annullato il 2-0 dell’andata, i calci di rigore hanno spento le speranze dei padroni di casa, consegnando ai norvegesi una storica qualificazione alle semifinali.
La grande rimonta vanificata dal dischetto
La serata è iniziata con il piede giusto per la Lazio di fronte a un Olimpico gremito e colorato da una spettacolare coreografia sulle note di “Wonderwall” degli Oasis. L’atmosfera elettrica ha dato subito la carica ai biancocelesti, determinati a ribaltare il risultato dell’andata.
Al 21′ del primo tempo, la formazione romana è passata in vantaggio grazie a un colpo di genio di Castellanos, che ha deviato di tacco un preciso assist di Isaksen, facendo esplodere lo stadio. La Lazio ha continuato a spingere, sfiorando il raddoppio con Zaccagni, che al 45′ ha colpito la traversa con un potente colpo di testa.
Il portiere Mandas si è reso protagonista di un’importante parata su una pericolosa punizione di Berg, mantenendo intatto il vantaggio dei padroni di casa. Il primo tempo si è concluso sull’1-0, con la Lazio in pieno controllo del match.
Nel secondo tempo, nonostante la continua pressione biancoceleste, il raddoppio è arrivato solo nei minuti di recupero. Al 93′, Romagnoli ha prolungato di testa un pallone nell’area avversaria, permettendo a Noslin di insaccare il 2-0 e portare la sfida ai tempi supplementari, tra il boato assordante dei tifosi.
I supplementari: dall’euforia alla delusione
L’entusiasmo laziale ha raggiunto l’apice al 100′ minuto, quando Dia ha trasformato in rete un preciso cross di Guendouzi, completando la rimonta e portando il risultato sul 3-0. La Lazio sembrava aver compiuto l’impresa, ma il Bodo/Glimt non si è arreso.
Al 109′, un’incursione norvegese ha permesso a Helmersen di accorciare le distanze, segnando il gol dell’1-3 che ha riequilibrato il punteggio complessivo del doppio confronto. Nonostante gli sforzi finali della Lazio, il risultato non è cambiato, rendendo necessaria la lotteria dei rigori per decidere la qualificazione.
La fatale sequenza dal dischetto
La sequenza dei calci di rigore si è rivelata drammatica per i biancocelesti:
- Dia ha aperto con sicurezza, segnando il primo rigore per la Lazio
- Guendouzi ha mantenuto la calma, realizzando il secondo tiro
- Tchaouna si è fatto ipnotizzare dal portiere Haikin
- Noslin ha calciato fuori, aumentando la pressione
- Castellanos ha visto il suo tentativo parato, chiudendo la serie laziale
Per il Bodo/Glimt, invece, Fet, Sørli e Moe hanno trasformato i loro rigori, mentre Berg ha sbagliato senza conseguenze per la sua squadra. Il risultato finale dal dischetto è stato di 3-2 per i norvegesi, che hanno così conquistato la qualificazione.
Una pagina di storia per il calcio norvegese
Con questa vittoria, il Bodo/Glimt è diventato la prima squadra norvegese a raggiungere una semifinale di una competizione europea, scrivendo una pagina indelebile nella storia del calcio scandinavo. Ad attendere i gialloneri in semifinale ci sarà il Tottenham, in quello che si preannuncia come un altro difficile ostacolo nel loro sorprendente cammino europeo.
Il portiere Haikin è stato l’eroe indiscusso della serata, respingendo due rigori decisivi e contribuendo in maniera determinante alla qualificazione della sua squadra. La sua prestazione ha ricordato ancora una volta quanto possa essere crudele la lotteria dei rigori nel calcio.
Un’occasione persa per la Lazio
Per la Lazio, questa eliminazione rappresenta un’amara delusione dopo aver mostrato carattere e determinazione nel rimontare lo svantaggio dell’andata. La squadra di Roma ha dominato per lunghi tratti della partita, creando numerose occasioni e mettendo in difficoltà gli avversari con un pressing costante.
Tuttavia, gli errori dal dischetto hanno vanificato l’ottima prestazione nei 120 minuti, spegnendo il sogno europeo dei biancocelesti. Resta la consapevolezza di aver lottato fino all’ultimo secondo e di aver regalato ai propri tifosi una serata di emozioni intense, anche se con un finale amaro.
La Lazio dovrà ora concentrarsi sul campionato, cercando di conquistare un posto nelle competizioni europee della prossima stagione per avere l’opportunità di riscattare questa delusione.