Dall’hype al business: come il reselling ha trasformato la cultura dello streetwear

Dall’hype al business: come il reselling ha trasformato la cultura dello streetwear

di 4 Marzo 2025

Negli ultimi anni, il reselling ha cambiato radicalmente il mondo dello streetwear, creando un mercato parallelo che influenza brand, consumatori e investitori. Ma come funziona davvero? E qual è il futuro di questa industria?

Un tempo lo streetwear era una sottocultura legata a specifici ambienti, come lo skateboarding e la musica hip-hop. Oggi, grazie al fenomeno del reselling, è diventato un mercato multimiliardario, in cui sneaker e capi d’abbigliamento esclusivi vengono scambiati come vere e proprie opere d’arte.

Il reselling ha trasformato il concetto di consumo: i prodotti non vengono più acquistati solo per essere indossati, ma anche per il loro potenziale di rivalutazione economica. Secondo dati di StockX, uno dei marketplace più noti del settore, il mercato globale del reselling vale oltre 10 miliardi di dollari e continua a crescere.

Ne abbiamo parlato con Andrea Battistini e Lorenzo Gobbi, fondatori di ResellZone, e-commerce e negozio fisico specializzato in capi streetwear.

Il drop system e la creazione dell’hype

Ma cosa rende un prodotto così desiderabile nel mercato del reselling? La risposta è il drop system, ovvero il rilascio limitato di prodotti da parte dei brand, che genera una domanda superiore all’offerta. Marchi come Nike, Adidas e Supreme sfruttano questa strategia per creare un’esclusività artificiale e far crescere l’hype intorno ai loro prodotti.

Questa scarsità alimenta il “Fear of Missing Out” (FOMO), ossia la paura di perdere un’occasione irripetibile. “Quando abbiamo iniziato, Supreme era già un’icona del drop system. Le collezioni si esaurivano in pochi minuti e i prezzi sul mercato secondario schizzavano alle stelle”, racconta Lorenzo.

Alcuni esempi emblematici sono la Nike x Travis Scott, le Yeezy di Kanye West e le Supreme Box Logo, prodotti che spesso raddoppiano o triplicano il loro valore in poche ore.

Il business del reselling: un nuovo modello economico

Il reselling non è più solo un hobby: è un vero e proprio modello di business. Esistono reseller indipendenti, che acquistano sneaker e le rivendono singolarmente, e piattaforme globali come StockX, GOAT e Klekt, che funzionano come borse valori per la moda, certificando l’autenticità dei prodotti e gestendo le transazioni.

Andrea e Lorenzo hanno vissuto questa evoluzione in prima persona. “Abbiamo investito i nostri primi 100€ per acquistare e rivendere due magliette su Instagram. Oggi abbiamo un negozio fisico a Cesena e un e-commerce con centinaia di prodotti”, spiega Andrea.

Nonostante il potenziale di guadagno, il mercato è diventato sempre più competitivo e chi inizia oggi deve avere esperienza e una conoscenza solida del settore.

Fake e autenticità: il rischio più grande del reselling

Uno dei problemi più grandi del reselling è il mercato delle contraffazioni. Le sneaker fake sono sempre più sofisticate e spesso difficili da distinguere da quelle autentiche. ResellZone ha fatto dell’autenticazione uno dei suoi punti di forza. “Abbiamo ricevuto scarpe fake da venditori inconsapevoli, ma le abbiamo sempre restituite. La nostra priorità è offrire solo prodotti originali”, spiega Andrea. Questo aspetto giustifica anche il prezzo più alto nei negozi fisici rispetto ai marketplace online, dove le transazioni tra privati aumentano il rischio di truffe.

Il futuro del reselling: moda passeggera o industria stabile?

Molti si chiedono se il boom del reselling sia solo una bolla speculativa destinata a scoppiare o se rappresenti un’evoluzione duratura dello streetwear. Secondo gli esperti, la risposta sta nel modo in cui i brand decideranno di gestire il mercato secondario.

Alcune aziende stanno cercando di riacquisire il controllo del reselling, come Nike, che ha lanciato il proprio programma di rivendita ufficiale per limitare le speculazioni. D’altra parte, la crescita del settore è alimentata da nuove tecnologie, come la blockchain e gli NFT, che potrebbero rivoluzionare il modo in cui acquistiamo e certifichiamo l’abbigliamento.

Di certo, il reselling ha cambiato per sempre il mondo dello streetwear, trasformando un mercato di nicchia in una vera e propria economia globale. L’hype e la scarsità continueranno a guidare il settore, ma la sfida sarà mantenere l’equilibrio tra passione, autenticità e sostenibilità economica.

Con piattaforme sempre più sofisticate e il coinvolgimento diretto dei brand, il futuro del reselling appare solido. Resta da vedere se sarà ancora un’opportunità per i piccoli reseller indipendenti o se diventerà un mercato dominato dai giganti dell’e-commerce.

Una cosa è certa: il fenomeno del reselling è qui per restare, e chi saprà adattarsi alle nuove dinamiche avrà sempre un posto in questo business.

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