Il Festival di Sanremo 2026 si preannuncia ricco di novità e sfide, soprattutto a causa della concomitanza con eventi internazionali di rilievo come le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, in programma dal 6 al 22 febbraio 2026. Questa sovrapposizione temporale ha spinto gli organizzatori a valutare diverse soluzioni per evitare conflitti di programmazione e garantire al Festival la massima visibilità.
Possibili date alternative per il Festival

Tradizionalmente, il Festival di Sanremo si svolge nella prima metà di febbraio. Tuttavia, per l’edizione 2026, sono state proposte due principali alternative:
- Anticipo a fine gennaio: una delle opzioni sul tavolo è quella di anticipare l’evento all’ultima settimana di gennaio, con date ipotetiche dal 26 al 30 gennaio 2026. Questa scelta permetterebbe di evitare la sovrapposizione con le Olimpiadi, garantendo al Festival la consueta attenzione mediatica.
- Posticipo a fine febbraio: un’altra possibilità è quella di collocare il Festival tra la fine delle Olimpiadi e l’inizio delle Paralimpiadi, quindi tra il 23 e il 27 febbraio 2026. Questa soluzione consentirebbe di mantenere la tradizione di svolgere l’evento nel mese di febbraio, pur evitando la concomitanza con gli eventi sportivi.
Conferma di Carlo Conti alla direzione artistica
Nonostante le incertezze sulle date, una certezza per il 2026 è la presenza di Carlo Conti come direttore artistico e conduttore del Festival. Marcello Ciannamea, Direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, ha dichiarato: “Per il Festival di Sanremo 2026 si riparte da Conti direttore artistico e conduttore: solo un folle potrebbe pensare diversamente”. Conti stesso ha espresso la sua disponibilità a contribuire per i prossimi due anni, sottolineando che il suo ruolo non si limita alla conduzione, ma include molte altre responsabilità.
Sfide legali e organizzative
Oltre alla questione delle date, il Festival di Sanremo 2026 deve affrontare alcune sfide legali. Una recente sentenza del Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai per l’organizzazione dell’evento, richiedendo che venga messo a gara. La Rai ha presentato ricorso e spera di risolvere la questione al più presto. Ciannamea ha sottolineato l’importanza di un accordo autonomo con il Comune di Sanremo, con l’intenzione di rivedere i parametri economici attuali, che ammontano a 5 milioni di euro all’anno.
Considerazioni sulla trasmissione televisiva
Un ulteriore punto di discussione riguarda la possibile trasmissione del Festival su emittenti diverse dalla Rai. Alcuni dirigenti di altre reti sono stati avvistati a Sanremo durante l’edizione 2025, alimentando speculazioni su un possibile cambio di emittente. Tuttavia, la Rai ha ribadito la sua intenzione di mantenere il Festival, con Ciannamea che ha dichiarato: “Assolutamente no” riguardo a una possibile cessione dell’evento ad altre reti.