Rocco Hunt torna al Festival di Sanremo con “Mille vote ancora”, una canzone dal forte impatto emotivo che parla di nostalgia, crescita e delle proprie radici. Il brano fonde il rap con la melodia popolare napoletana, regalando un mix che colpisce al cuore e che racconta il senso di appartenenza a un luogo e a una storia personale.
Il legame con la propria terra e il peso dei ricordi
La canzone si apre con una scena familiare e quotidiana: “Mi ricordo una strada, un quartiere qualunque, un bambino che sogna pure se non ha niente”. Questa immagine introduce immediatamente il tema della resilienza e del desiderio di riscatto, elementi ricorrenti nella musica di Rocco Hunt.
L’artista riflette sul suo passato, sulle difficoltà vissute crescendo in un ambiente difficile, ma anche sulla forza che quel contesto gli ha trasmesso: “Ogni giorno è un regalo per chi come me è destinato a partire”. Il concetto del viaggio, fisico ed emotivo, è centrale nel brano, con il protagonista che si trova diviso tra il desiderio di andare avanti e la nostalgia di casa.
Il rimpianto per le cose lasciate indietro
Uno degli aspetti più toccanti del testo è il rimpianto per le cose che una volta sembravano banali, ma che ora assumono un valore profondo: “Da quando sono andato via da casa mia, rimpiango anche le cose che odiavo”. Il brano parla della distanza non solo fisica, ma anche emotiva, che si crea con il tempo.
Nel ritornello, il desiderio di tornare bambino e rivivere la semplicità di quei momenti emerge con forza: “Doje prete pe’ fa’ ‘na porta, turnasse criaturo pe’ correre, mille vote ancora”. Questa frase racchiude la malinconia per un’infanzia ormai lontana, quando bastavano due pietre per costruire una porta e iniziare una partita di calcio per strada.
Un messaggio di speranza e di denuncia
Oltre alla nostalgia, “Mille vote ancora” contiene un chiaro messaggio di denuncia sociale. Rocco Hunt parla della realtà di chi vive in quartieri difficili, dove il futuro spesso sembra già scritto: “Dove ancora si muore per niente a vent’anni, ‘sti figlie anna capi’, ‘sta guerra adda ferni’”. Il brano si trasforma così in un grido per un cambiamento necessario, per dare un futuro migliore alle nuove generazioni.
Un sound che mescola tradizione e innovazione
Musicalmente, “Mille vote ancora” unisce la melodia della tradizione napoletana con beat moderni e sonorità urban. Il risultato è un brano che trasmette un forte senso di appartenenza e identità culturale, pur avendo un respiro internazionale.
L’alternanza tra parti rappate e melodiche rende la canzone coinvolgente, creando un connubio perfetto tra storytelling e emotività . La voce di Rocco Hunt si fa veicolo di emozioni autentiche, rafforzando il messaggio del brano.
Il testo della canzone “Mille vote ancora”
Il testo della canzone Mille vote ancora
Mi ricordo una strada
Un quartiere qualunque
Un bambino che sogna
Pure se non ha niente
Ogni giorno è un regalo
Per chi come me è destinato a partire
E le voci di chi ha giudicato
Ritornano nella mia testa
Mi dicevano tu non sarai mai nessuno
E ora non mi ricordo più, com’è l’odore del caffè
Quelle canzoni che mamma ascoltava alla radio
Giocavamo in quartiere sembrava uno stadio
Non è stata domenica mai più
Da quando sono andato via da casa mia,
Rimpiango anche le cose che odiavo
Le stesse che mi hanno fatto andare via
L’erba cresce in un campetto abbandonato
Colpa dei telefoni non ci hanno più giocato
L’ansia nel cuore quando le citofonavo
Se rispondeva il padre poi scappavo
Lo stato è assente come noi in mezzo a quei banchi
Un foglio bianco dove scriverò mi manchi
Tutto quello che ti serve è nel quartiere
Studia oppure ‘mparate ‘o mestiere
E mo’ riportami dove
Overamente songo je
‘O cafè dint’‘e canzone
Viento ‘e mare che sbatte pe’ dinto ‘e feneste
Me sceta ‘e po’ se ne va
Me vonno fottere l’anema
Ma je ‘ccu poco sto buono
Doje prete pe fa’ ‘na porta
Turnasse criaturo pe’ correre
Mille vote ancora
E ridere
Mille vote ancora
E chiagnere
Mille vote ancora
‘A casa mia
Mille vote ancora
Con “Mille vote ancora”, Rocco Hunt porta a Sanremo 2025 una canzone di forte impatto emotivo, capace di toccare temi universali come la nostalgia, il riscatto sociale e il desiderio di appartenenza. Il brano si candida a essere uno dei momenti più emozionanti del Festival, grazie alla sua profondità e autenticità .