L’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello ha annunciato i 15 documentari selezionati per concorrere al Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2025. L’annuncio è stato dato da Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia, in accordo con il Consiglio Direttivo, composto da figure di spicco del panorama cinematografico italiano, tra cui Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Valeria Golino e Giancarlo Leone.
I documentari in gara sono stati scelti tra 153 opere iscritte, un numero che conferma l’importanza del cinema del reale e la sua capacità di raccontare storie di grande impatto sociale, storico e culturale. La selezione è stata affidata a una commissione di esperti composta da Marco Bertozzi, Maria Bonsanti, Carlotta Cristiani, Irene Dionisio, Alberto Fasulo, Ilaria Fraioli, Pinangelo Marino e Alessandro Zanon.
Un viaggio tra memoria, società e attualità internazionale
I documentari selezionati offrono un’ampia panoramica su personaggi storici e contemporanei, eventi cruciali, realtà sociali e politiche, spaziando dall’Italia al resto del mondo. Tra le tematiche affrontate:
- Ritratti e autoritratti di grandi personalità, come la senatrice Liliana Segre, il politico Enrico Berlinguer, l’attrice Eleonora Duse e la regista Antonietta De Lillo.
- Uno sguardo sull’attualità internazionale, con storie ambientate in Libano, Ucraina, Gambia e tra la working class di Belfast.
- Racconti intimi e personali, come il ricordo di una madre scomparsa o il ritratto di un padre giornalista.
- La società italiana di oggi, attraverso la voce di mamme in attesa, un negozio LGBTQI a Palermo, un ragazzo moldavo nella periferia romana e una giovane siciliana che vive in una terra segnata dalle antenne militari americane.
- La trasformazione digitale, esplorata attraverso nuove prospettive sul mondo virtuale.
I 15 documentari in gara per il David di Donatello 2025
Di seguito i titoli selezionati per il Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2025:
- A Man Fell di Giovanni C. Lorusso – Un viaggio nel Gaza Hospital in Libano, rifugio di sopravvivenza per i palestinesi.
- Amor di Virginia Eleuteri Serpieri – Una ricerca personale sulle tracce di una madre scomparsa, attraverso il paesaggio di Roma.
- Il Cassetto Segreto di Costanza Quatriglio – La memoria di Giuseppe Quatriglio, giornalista che ha raccontato il Novecento attraverso un prezioso archivio.
- Duse – The Greatest di Sonia Bergamasco – Un’indagine sulla figura di Eleonora Duse, icona del teatro mondiale.
- Liliana di Ruggero Gabbai – Il racconto della deportazione e della resistenza di Liliana Segre, attraverso le testimonianze della sua famiglia.
- Lirica Ucraina di Francesca Mannocchi – Un viaggio tra le ferite della guerra in Ucraina, con immagini e testimonianze dalla città martire di Bucha.
- L’Occhio della Gallina di Antonietta De Lillo – L’autoritratto di una regista ai margini dell’industria cinematografica.
- Prima della Fine. Gli Ultimi Giorni di Berlinguer di Samuele Rossi – Un documentario basato su materiale d’archivio, che racconta gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer.
- Quir di Nicola Bellucci – Un negozio di pelletteria a Palermo diventa un punto d’incontro per la comunità LGBTQI.
- Real di Adele Tulli – Un’immersione nella trasformazione digitale, tra webcam, smartphone e sorveglianza.
- Tempo d’Attesa di Claudia Brignone – La condivisione e il supporto tra un gruppo di donne in attesa di diventare madri.
- The Flats di Alessandra Celesia – Un ritratto della working class di Belfast, tra memoria e traumi del conflitto nordirlandese.
- The Strong Man of Bureng di Mauro Bucci – La storia di un ex soldato gambiano, bloccato in patria dal Covid-19 mentre cerca di tornare in Europa.
- Tineret di Nicolò Ballante – Un ragazzo moldavo tra sogni musicali e difficoltà economiche nella periferia romana.
- Valentina e i Muostri di Francesca Scalisi – Una giovane siciliana combatte con l’impatto delle antenne militari americane nella sua terra.
Un cinema documentario sempre più centrale
Un dato significativo emerge dalla selezione: 9 dei 15 documentari sono diretti da registe donne, segno di una crescente presenza femminile nel cinema del reale.
La commissione selezionatrice ha sottolineato la varietà e la qualità delle opere iscritte, capaci di rappresentare un panorama cinematografico che spazia tra indipendenza autoriale, strategie imprenditoriali e politiche culturali.
La giuria dell’Accademia del Cinema Italiano procederà ora con una prima votazione per selezionare la cinquina finalista, da cui verrà decretato il vincitore del premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2025 per il miglior documentario. Dal 2021, il riconoscimento porta il nome di Cecilia Mangini, pioniera del cinema documentario italiano, nota per il suo sguardo critico e innovativo sulla realtà sociale.