Oggi, 5 dicembre, alle ore 19 italiane, si alza il sipario sul nuovo Mondiale per Club 2025 con il sorteggio dei gironi, trasmesso in diretta su Dazn e Fifa+. La cerimonia, ospitata a Miami, darà il via ufficiale a quello che il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha definito «il miglior evento di sempre». Tuttavia, il torneo è già al centro di polemiche per le tempistiche e i formati che mettono a dura prova le squadre e i giocatori.
Il format del torneo
Il Mondiale per Club si svolgerà dal 15 giugno al 13 luglio 2025 negli Stati Uniti, paese che vedrà così una prova generale per il Mondiale per nazionali del 2026. La competizione prevede:
- 8 gironi da 4 squadre ciascuno.
- 63 partite complessive, con le prime due di ogni girone che accedono alla fase a eliminazione diretta.
- Finale programmata a New York, in uno degli 12 stadi già annunciati, tra cui il celebre Rose Bowl di Pasadena, teatro della finale dei Mondiali 1994.
Le squadre europee saranno protagoniste, ma la fatica accumulata durante la stagione, aggravata dai nuovi formati extralarge delle coppe europee, solleva dubbi sulla tenuta fisica dei giocatori.
Inter e Juventus: strade diverse
Tra le 12 squadre europee qualificate, figurano anche Inter e Juventus, entrambe inserite in seconda fascia. Tuttavia, il loro percorso nel torneo sarà differente.
- Juventus: Quindicesima nel ranking, dovrà affrontare una delle quattro teste di serie (Manchester City, Real Madrid, Bayern Monaco o Paris Saint-Germain). Inoltre, pescherà una sudamericana di prima fascia (Flamengo, Palmeiras, River Plate o Fluminense) ed eviterà squadre europee dello stesso continente.
- Inter: I campioni d’Italia troveranno anch’essi una delle teste di serie, ma eviteranno i team di seconda fascia. Le possibilità includono squadre asiatiche come l’Al-Hilal di Milinkovic-Savic e Neymar, oppure sudamericane come il Boca Juniors e i neo campioni della Libertadores, il Botafogo.
Le altre fasce includono club asiatici come gli Urawa Red Diamonds, africani come l’Esperance de Tunis e nordamericani come i Seattle Sounders. Non manca il glamour commerciale, con la presenza dell’Inter Miami, “casa” di Lionel Messi, invitata più per marketing che per meriti sportivi.
Sfide logistiche e contrattuali
Il regolamento è ormai chiaro, ma restano nodi da sciogliere:
- Contratti in scadenza: molti calciatori avranno il contratto in scadenza il 30 giugno, una questione non ancora affrontata dalla FIFA.
- Ricavi: le squadre riceveranno una quota di partecipazione iniziale tra 8 e 10 milioni di dollari. Tuttavia, i premi non raggiungeranno i 50 milioni promessi inizialmente. Inter e Juventus dovrebbero intascare 18-20 milioni, con eventuali bonus legati ai risultati.
Infantino mira a raccogliere 2 miliardi di dollari di ricavi da sponsor e diritti TV. Solo ieri è stato raggiunto un accordo con Dazn, che trasmetterà il torneo in streaming gratuitamente.
Un evento tra opportunità e perplessità
Questo nuovo format rappresenta una grande opportunità per la FIFA di ampliare il richiamo globale del calcio, ma al prezzo di mettere sotto stress le squadre. Le ferie estive saranno ridotte al minimo, e il rischio di infortuni aumenterà per giocatori già logorati da una stagione intensa. A ciò si aggiunge la recente opposizione di alcune squadre europee, che avevano portato la FIFA in tribunale per protestare contro il torneo.
Gli stadi: tradizione e innovazione
Tra i 12 stadi che ospiteranno il torneo, spiccano il MetLife Stadium di New York, designato per la finale, e il Rose Bowl di Pasadena, ricco di significati per i tifosi italiani. È qui che l’Italia perse ai rigori contro il Brasile nella finale dei Mondiali del 1994.
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