La serata dedicata al 125° anniversario del Milan si è conclusa tra fischi e delusione. Il pareggio contro il Genoa non solo ha spento le celebrazioni, ma ha anche alimentato la contestazione dei tifosi. Chi si aspettava una reazione dopo le critiche di Fonseca alla squadra, seguite dalle panchine punitive (come quella di Theo Hernandez), è rimasto profondamente deluso. Non è stata una questione di atteggiamento, ma piuttosto di una squadra che sembra smarrita, incapace di seguire un progetto comune.
Classifica e crisi d’identità
Il Milan occupa l’ottavo posto in campionato, con il quarto distante ben otto lunghezze. Nonostante il percorso in Champions League, dove i risultati sembrano più legati al livello degli avversari che a una reale crescita del gruppo, la situazione in Serie A è preoccupante. La squadra, sotto la guida di Fonseca, non riesce a trovare una direzione chiara e manca di un vero leader in campo. Neanche Leao, con la fascia di capitano, riesce a ricoprire questo ruolo, lasciando spazio a nervosismo e rimproveri tra i giocatori.
Un primo tempo sterile
Nel primo tempo, il Milan ha mantenuto il possesso palla contro un Genoa attendista, ma senza creare vere occasioni pericolose. La manovra rossonera si è rivelata lenta e prevedibile. Le uniche occasioni sono nate da un contropiede, con Emerson Royal che ha costretto Leali a un intervento in angolo, e da un errore difensivo di Bani sfruttato malamente da Abraham con un diagonale fuori misura.
Tra le poche note positive, Jimenez ha saputo offrire una prestazione solida sulla sinistra, non facendo rimpiangere l’assenza di Theo Hernandez. In ombra, invece, il giovane Liberali, schierato in una zona particolarmente trafficata e apparso ancora acerbo.
Ripresa: il nervosismo prende il sopravvento
Nel secondo tempo, Fonseca ha sostituito l’acciaccato Abraham con Morata, che è stato protagonista di due occasioni mancate. La prima è arrivata dopo pochi minuti, con un colpo di testa parato da Leali. Più tardi, Morata ha mancato due ghiotte opportunità: prima non inquadrando la porta e poi colpendo la traversa da pochi passi. Questi errori hanno rappresentato gli ultimi lampi di una partita che si è spenta progressivamente.
Il Genoa, pur timidamente, ha tentato qualche sortita offensiva, approfittando del ritmo basso e della mancanza di idee dei rossoneri. Tuttavia, la mancanza di incisività ha lasciato il punteggio bloccato sullo 0-0.
Fischi e delusione
Al termine della partita, i tifosi presenti a San Siro hanno espresso la loro frustrazione con fischi assordanti, sottolineando il malcontento verso una squadra che appare in piena crisi d’identità. Anche le celebrazioni per il 125° anniversario non sono riuscite a mascherare i problemi strutturali del gruppo guidato da Fonseca, che ora si trova di fronte alla sfida di invertire la rotta prima che sia troppo tardi.