La Lazio non si ferma più: dopo aver sconfitto il Napoli in campionato, si impone anche in Europa League con una prestazione da manuale contro l’Ajax, nella cornice elettrizzante della Cruijff Arena. La squadra di Marco Baroni si conferma una macchina perfetta, capace di coniugare solidità difensiva, estro offensivo e un’organizzazione tattica di altissimo livello. Il successo ad Amsterdam vale quasi un match point per la qualificazione agli ottavi di finale, con soli due punti mancanti alla matematica.
Baroni e l’orchestra perfetta
Marco Baroni, autentico direttore d’orchestra, ha creato una squadra capace di esaltare ogni singolo interprete. Con un gioco che ricorda i migliori momenti del Barça, il tecnico ha trasformato la Lazio in un mix di martelli pneumatici e stoccatori di precisione. Pedro, venerabile maestro del reparto offensivo, incanta con i suoi assist e gol modello Barça. Rovella, nel ruolo di catturapalloni, domina il centrocampo, mentre Dele-Bashiru, mediano d’assalto, si rivela il peso massimo capace di decidere i momenti cruciali.
Tra i protagonisti:
- Tchaouna: guizzo da centravanti per il gol del vantaggio e assist magistrale nella ripresa.
- Dele-Bashiru: instancabile diga a centrocampo, con un gol pesantissimo e tanta sostanza.
- Rovella: onnipresente, decisivo in fase di interdizione e impostazione.
La magia della Cruijff Arena
La serata europea si apre con un’atmosfera unica: 55 mila bandierine sventolano al ritmo del “Va, pensiero”, trasformando l’iconico stadio olandese in un palcoscenico emozionante. Ma la Lazio non si lascia intimidire: con un pressing alto e una disposizione tattica impeccabile, costringe l’Ajax a difendersi con una linea a cinque, soffocata nella propria metà campo.
La rete del vantaggio arriva al 17° minuto. Dia, dopo un recupero palla, serve Rovella, che imbecca un ispiratissimo Pedro. Il suo assist in verticale trova Tchaouna, letale sotto porta, che infila il portiere avversario Pasveer con un colpo sotto le gambe.
Un secondo tempo da incorniciare
Nella ripresa, nonostante un breve sussulto dell’Ajax con un gol annullato e un paio di occasioni, la Lazio riprende in mano la partita. Baroni cambia assetto inserendo Zaccagni e Marusic, che danno nuova linfa alla manovra. Il raddoppio nasce da un’azione corale: Tchaouna e Pedro orchestrano, Zaccagni rifinisce, e Dele-Bashiru conclude con un bolide che non lascia scampo.
Il sigillo finale lo mette ancora una volta Pedro, simbolo di classe e esperienza. Con un tiro a giro che sfiora l’incrocio, lo spagnolo dimostra ancora una volta di essere l’anima di questa Lazio.
Lazio regina d’Europa
Con questa vittoria, la Lazio conquista il primo posto nel girone grazie alla differenza reti e vede sempre più vicino l’accesso agli ottavi. Il successo contro l’Ajax rappresenta la quinta vittoria nelle prime sei partite europee, un’impresa che riporta alla mente i fasti dell’era di Sven-Göran Eriksson.
A rendere la serata ancora più speciale, lo striscione esposto dai tifosi laziali, presenti in massa nonostante il settore ospiti dell’Ajax fosse chiuso: “Il calcio senza tifosi non è niente”. Un messaggio di libertà che la Lazio incarna perfettamente, volando con le ali della regalità e dello spettacolo.
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