La Fiorentina riscrive la sua storia in Europa con una vittoria straordinaria: 7-0 contro il Lask. Un dominio assoluto per i viola che, nonostante il cantiere del Franchi e uno stadio semideserto, dimostrano di essere una squadra capace di offrire spettacolo e concretezza. Una serata memorabile che consolida la corsa agli ottavi di finale e lascia intravedere un futuro luminoso per i ragazzi di Raffaele Palladino.
Un palcoscenico non all’altezza
Il risultato roboante di ieri meriterebbe una cornice diversa. Il Franchi, trasformato in un cantiere, non può accogliere i tifosi viola come vorrebbe. La curva Fiesole, trasferita nella Ferrovia, ha comunque riscaldato l’ambiente, ma l’atmosfera non è quella che una serata così epica avrebbe richiesto. Nonostante ciò, la squadra ha risposto con una prestazione perfetta, dimostrando che questa Fiorentina è in grado di adattarsi e vincere ovunque.
Dominio totale e record storico
Il successo contro il Lask rappresenta un traguardo storico: è la prima volta che la Fiorentina segna sette gol in una competizione europea. Un dominio che ha messo in evidenza:
- Una manovra offensiva devastante.
- L’incisività di giocatori come Riccardo Sottil, autore di una doppietta e di una punizione decisiva.
- Una difesa solida, con il giovane portiere Martinelli protagonista di un intervento chiave.
La Fiorentina non si è limitata a vincere: ha fatto un passo decisivo verso gli ottavi, grazie al +11 di differenza reti che rappresenta un tesoro prezioso in vista dell’ultima sfida contro il Vitoria Guimaraes.
L’attacco fa la differenza
La chiave del successo è stata un’impostazione ultra-offensiva. Mister Palladino, andando oltre il classico 4-2-3-1, ha schierato un 4-2-4 con Christian Kouame accanto a Moise Kean, supportati sulle fasce da Sottil e Ikoné.
Tra i protagonisti della serata:
- Riccardo Sottil: due gol e un contributo costante in fase offensiva.
- Jonathan Ikoné: gol e prestazioni di grande qualità.
- Richardson: prima rete viola e una presenza solida in campo.
Meno fortunato Moise Kean, che si è visto annullare un gol per fallo di mano e ha colpito un incrocio nel primo tempo. Ma il suo apporto in fase di pressing è stato comunque fondamentale.
Il secondo tempo: caccia al gol
Con il risultato ormai al sicuro, il secondo tempo ha visto la Fiorentina spingere per aumentare il bottino, pensando anche alla differenza reti. La girandola di cambi ha dato spazio a giovani e seconde linee:
- Mandragora ha trovato il quinto gol su assist di Gudmundsson.
- Colpani, entrato bene in partita, ha costretto all’autogol Stojkovic.
- Beltran, sempre più protagonista, ha conquistato il rigore che Gudmundsson ha trasformato per il 7-0.
La Fiorentina ha chiuso la partita in totale controllo, regalando un’altra notte da sogno ai suoi tifosi.
Una vittoria per Edoardo Bove
Oltre al risultato, questa vittoria ha un significato speciale. È dedicata a Edoardo Bove, simbolo dell’unione e della forza di questa Fiorentina, che continua a lottare dentro e fuori dal campo. Con il Franchi ancora in fase di ricostruzione, Firenze non smette di sognare.