La notte dell’Heysel racconta una squadra in difficoltà
In una serata gelida come l’autunno belga, la Roma conferma tutti i suoi limiti attuali. Il pareggio contro l’Union Saint-Gilloise è il ritratto di una squadra spenta, confusa, quasi rassegnata alla mediocrità. La dodicesima trasferta consecutiva senza vittoria, un record negativo che eguaglia quello di 24 anni fa, racconta di una crisi profonda che va ben oltre i numeri.
Le scelte discutibili di Juric
Il tecnico giallorosso continua a sorprendere, e non in positivo. La decisione di lasciare in panchina Paulo Dybala e Dovbyk, con quest’ultimo sostituito da Shomurodov, appare quantomeno discutibile. Ancora più enigmatica l’esclusione di Hummels, con Cristante adattato in difesa e Angeliño preferito al campione tedesco. Scelte che sembrano quelle di un allenatore sicuro del proprio posto, nonostante i risultati continuino a non arrivare.
Un primo tempo da dimenticare
La squadra di Pocognoli, pur occupando il decimo posto nel campionato belga, ha mostrato più grinta e determinazione, mettendo in difficoltà i giallorossi con un pressing uomo contro uomo asfissiante. Sul terreno gelido dell’Heysel, la Roma non è riuscita a costruire una sola occasione da gol degna di nota, limitandosi a un giro palla sterile e prevedibile. Solo un episodio dubbio su Mancini ha animato i primi 45 minuti dei giallorossi.
Il lampo illusorio e il crollo finale
La ripresa ha visto una timida reazione, favorita dal calo fisico dei padroni di casa e dalla crescita di Koné a centrocampo. Dopo un palo colpito da Baldanzi, è arrivato il vantaggio firmato da Mancini, bravo a sfruttare un’uscita incerta di Moris su cross di Pellegrini. Ma come troppo spesso accade, la Roma si è accontentata, permettendo ai belgi di pareggiare su calcio d’angolo con Mac Allister.
I numeri di una crisi
Le statistiche sono impietose:
- 5 punti in 4 partite di Europa League
- 9 gol subiti nelle ultime 4 gare
- 12 trasferte consecutive senza vittoria
- Zero tiri in porta nel primo tempo
L’ombra dei Friedkin
Mentre la squadra affonda a Bruxelles, i Friedkin vengono segnalati alle Maldive. La proprietà dovrà necessariamente prendere decisioni importanti per evitare che una stagione nata con ben altre ambizioni non si trasformi in un fallimento totale. La posizione di Juric appare sempre più in bilico, ma serve una svolta immediata per non compromettere anche il cammino europeo.