Le prime parole di Claudio Ranieri alla guida della nuova Roma suonano come una dolce melodia in un ambiente che aveva dimenticato come si fa a essere felici.
“Voglio vedere gente che arriva al campo con il sorriso. Niente musi lunghi“.
Un messaggio semplice ma potente, che racchiude tutta la filosofia del tecnico romano, chiamato a risollevare una squadra sprofondata nella negatività dopo la disastrosa sconfitta contro il Bologna che è costata la panchina a Juric.
Il “Sir” ha sempre avuto un modo tutto suo di gestire le situazioni complesse, mixando saggezza romana e pragmatismo british. La sua prima mossa è stata sorprendentemente gentile: due giorni di riposo aggiuntivi alla squadra, nonostante i tre giorni e mezzo di pausa già goduti dopo il ko del Dall’Ara. Un gesto che potrebbe sembrare eccessivamente permissivo, ma che nasconde una profonda conoscenza della psicologia del gruppo. Ranieri sa che per ricostruire serve prima di tutto alleggerire le menti, liberarle dai fantasmi che le hanno tormentate nelle ultime settimane.
Ma la ricreazione è finita. Da oggi si fa sul serio, con cinque allenamenti “al 120 per cento, per la Roma”. Il messaggio è chiaro: il divertimento passa attraverso il lavoro, l’impegno, la dedizione totale alla causa. E per trasmettere questo messaggio, Ranieri ha scelto di partire dalla spina dorsale della squadra: i senatori.
La triade del cambiamento
Al centro del progetto di rinascita ci sono tre nomi: Lorenzo Pellegrini, Bryan Cristante e Gianluca Mancini. Tre giocatori, tre storie diverse, tre modi diversi di vivere la crisi. Ranieri li ha incontrati singolarmente, ha parlato con loro a lungo, cercando di capire i malesseri profondi che hanno portato la Roma in questa situazione. Li ha invitati a isolarsi dalle critiche, a concentrarsi esclusivamente sul lavoro, consapevole che il supporto dei tifosi tornerà naturalmente quando vedranno un atteggiamento diverso in campo.
Il caso più delicato è sicuramente quello di Pellegrini. Il capitano della Roma si è perso in un labirinto di prestazioni opache, zero gol e una leadership che sembra essere evaporata partita dopo partita. Non era brillante già con De Rossi in estate, ha toccato il fondo con Juric finendo in tribuna nell’ultima partita per un “dolorino” che sa tanto di disagio più profondo. La perdita del posto in Nazionale è stata solo l’ultima stilettata in una stagione da dimenticare. Eppure, Ranieri sa che proprio da lui, dal capitano, deve partire la rinascita. Perché quando Pellegrini sorride, sorride tutta la Roma.
Cristante rappresenta invece la solidità , la certezza in mezzo alla tempesta. Ha ingoiato senza fiatare una sostituzione dopo appena trenta minuti a Firenze, si è reinventato difensore a Bruxelles giocando una partita di sostanza. Ranieri lo conosce bene: cinque anni fa lo ha schierato in tutte e dodici le partite della sua gestione. Sa che può contare su di lui per dare equilibrio, fisicità e intelligenza tattica a una squadra che ne ha disperatamente bisogno.
E poi c’è Mancini, il guerriero dallo sguardo perso. Le immagini della rissa con Juric a Firenze hanno fatto il giro del web, così come quelle che lo immortalano sfiduciato e distratto in occasione di qualche gol subito. Ma è stato proprio lui a tenere in vita le speranze europee della Roma con un gol pesantissimo. Di combattenti come lui c’è sempre bisogno, ma devono essere guidati, incanalati nella giusta direzione.
La prova del nove
Domenica al Maradona contro il Napoli di Conte arriverà il primo vero esame per la nuova Roma di Ranieri. Non tanto per il risultato in sé, quanto per l’atteggiamento, per la capacità di tornare a giocare con il sorriso pur mantenendo la necessaria concentrazione. I tre senatori saranno tutti in campo, ognuno con il proprio compito, ognuno con la propria responsabilità .
Il tecnico sa che non può fare miracoli in cinque allenamenti, ma sa anche che il primo passo verso la rinascita è proprio quello: tornare a sorridere, tornare a divertirsi giocando a calcio. Perché come dice un vecchio adagio del calcio inglese che Sir Claudio conosce bene: “When you enjoy your football, results will follow” – quando ti diverti giocando a calcio, i risultati arrivano da soli.