In una giornata carica di simbolismo e romanità , Claudio Ranieri ha varcato per la terza volta nella sua carriera i cancelli di Trigoria, il cuore pulsante della Roma. Un ritorno che evoca immediatamente quella foto emblematica di cinque anni fa, quando il tecnico romano entrò nel centro sportivo mano nella mano con il nipotino, un’immagine diventata iconica per i tifosi giallorossi.
Il ritorno del condottiero
«Arrivano i nostri. Una gatta da pelare? Mi hanno chiamato per questo», queste le prime parole di Sir Claudio prima di imbarcarsi per la Capitale. Come un moderno Mister Wolf di Testaccio, Ranieri torna nella sua Roma per quella che sembra essere una missione speciale: risollevare una squadra in difficoltà , proprio come aveva fatto nel 2009 e nel 2019.
L’accoglienza a Trigoria
Il Fulvio Bernardini ha accolto il suo ritorno con un’ondata di emozione:
- Abbracci calorosi con i dipendenti storici del centro sportivo
- Incontri commoventi con El Shaarawy, Pellegrini e Cristante, suoi ex giocatori del 2019
- Strette di mano significative con i nuovi acquisti, tra cui Dybala, considerato da Ranieri un elemento chiave del progetto
Il primo giorno di lavoro
Nonostante le numerose assenze per gli impegni delle nazionali, Ranieri ha già iniziato a studiare una possibile formazione di spessore:
- Svilar tra i pali
- Difesa composta da Mancini, Hummels, Hermoso e Angeliño
- Centrocampo con Pellegrini, Cristante e Le Fée
- Tridente offensivo formato da Soulé, Dybala ed El Shaarawy
Lo staff di fiducia
Per questa nuova avventura, Ranieri si è circondato di professionisti fidati:
- Paolo Benetti: vice storico dal 2007, con esperienze condivise alla Juventus, Monaco, Leicester e altre piazze
- Sergio Spalla: collaboratore tecnico proveniente dall’esperienza al Cagliari
- Massimo Catalano e Carlo Spignoli: preparatori atletici con un lungo curriculum insieme al tecnico
La missione del romanista
Il ritorno di Ranieri rappresenta molto più di un semplice cambio in panchina. È la storia di un figlio di Roma che risponde ancora una volta alla chiamata della sua squadra del cuore. Il tecnico sa bene che il suo compito va oltre la tattica: dovrà toccare le corde emotive di una squadra che ha bisogno di ritrovare grinta, coraggio e carattere.
Il futuro immediato
La giornata di oggi segnerà ufficialmente l’inizio della nuova era Ranieri, con il primo allenamento alle 10.45 e la conferenza stampa di presentazione alle 13. Il tecnico romano non vede l’ora di iniziare a lavorare per quella che lui stesso considera non solo una sfida professionale, ma una vera e propria missione del cuore.