Nel calcio, come nella vita, il destino a volte può essere crudele. Il Bologna lo ha sperimentato sulla propria pelle nella serata del Principato, dove un gol di Kehrer nei minuti finali ha trasformato una prestazione coraggiosa in una dolorosa sconfitta.
L’illusione dei primi minuti
I primi dieci minuti avevano illuso il popolo rossoblù. La squadra di Vincenzo Italiano aveva preso in mano le redini del gioco, facendo apparire il Monaco quasi disorientato. Un’illusione destinata a dissolversi rapidamente, quando i padroni di casa hanno iniziato a mostrare il loro vero volto, quello di una squadra che non per caso ha già battuto il Barcellona in questa Champions League.
Il dominio monegasco e la resistenza rossoblù
La qualità del gioco del Monaco si è manifestata attraverso:
- Un’aggressività costante
- Movimenti fluidi sulle fasce e nel corridoio centrale
- Sovrapposizioni sistematiche
- Un palleggio di alto livello
Il Bologna ha risposto con ordine e disciplina tattica, mantenendo gli equilibri e le distanze tra i reparti. La partita ha vissuto momenti di grande intensità, con due gol annullati che hanno tenuto col fiato sospeso i tifosi:
- La rete di Singo, invalidata per un fallo su Skorupski
- Il gol di Castro, cancellato per un fuorigioco di Ndoye
La metamorfosi nella ripresa
Il secondo tempo ha visto un Bologna più coraggioso e propositivo. L’ingresso di Pobega al posto di Moro ha dato nuova linfa al centrocampo rossoblù. Italiano ha poi tentato di cambiare le sorti del match con le sostituzioni di Orsolini per Iling e Dallinga per Castro, cercando di aumentare il peso offensivo della squadra.
Il colpo di scena finale
Proprio quando il pareggio sembrava il risultato più giusto, all’86° minuto è arrivata la beffa. Un’unica disattenzione difensiva ha permesso a Kehrer di trovare il varco giusto per superare Skorupski, condannando il Bologna alla terza sconfitta in quattro partite di Champions League.
Lo scenario europeo
La sconfitta complica notevolmente il cammino del Bologna verso i playoff, mentre il Monaco continua la sua marcia trionfale con tre vittorie e un pareggio. Una lezione durissima quella imparata dai rossoblù: in Champions League ogni dettaglio può fare la differenza tra la gloria e l’amarezza.
Nonostante la delusione, il pubblico ha applaudito la squadra a fine partita, riconoscendo l’impegno e la determinazione mostrati sul campo del Principato. Una prestazione che, al di là del risultato, conferma che questo Bologna può guardare al futuro con fiducia, consapevole di poter competere anche sui palcoscenici più prestigiosi.
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