Sul campo dove il Maestro Tommaso Maestrelli guidò per l’ultima volta la Lazio nel maggio del ’76, i biancocelesti firmano una prestazione storica. Cinque reti che valgono il terzo posto in classifica e riportano la mente a quel passato glorioso, in una serata dove presente e storia si sono intrecciati magicamente.
Una vittoria dal sapore antico
Il ritorno al Giuseppe Sinigaglia dopo 22 anni ha un sapore particolare per la Lazio. L’ultima volta, nel 2002/03, la banda Mancini s’impose per 3-1 con Simeone e una doppietta di Claudio Lopez. Oggi come allora, la formazione biancoceleste punta alla Champions League, e questo 5-1 ha il sapore di una seria candidatura.
La storia si ripete
Le analogie con quel periodo sono sorprendenti:
- Stesso modulo di gioco
- Due mediani dominanti (Vecino e Guendouzi come Simeone e Stankovic)
- La vocazione offensiva
- L’obiettivo Champions
Lo show biancoceleste
Il dominio del primo tempo
La Lazio di Baroni mostra una maturità impressionante. Il tecnico conferma quasi in toto la formazione che ha battuto il Genoa, segno che il campionato ha la priorità anche rispetto all’Europa League. La squadra domina in ogni zona del campo:
- Vecino detta i tempi con geometrie essenziali
- Guendouzi aggredisce Braunoder e Mazzitelli
- Patric e Gila alzano il baricentro
L’uno-due decisivo
Il vantaggio arriva su rigore con il Taty, che si fa perdonare l’errore contro l’Empoli trasformando impeccabilmente dopo un fallo di mano di Dossena. Tre minuti dopo è Pedro a firmare il raddoppio con una giocata da Camp Nou: stop e sinistro imparabile su assist di Tavares dopo un cambio campo di Isaksen.
La ripresa spettacolare
Il Como prova a reagire
Fabregas inserisce Dia per Noslin e il Como alza il baricentro. Mazzitelli trova il gol con una rovesciata fortunata dopo un errore di Nuno Tavares, ma è solo un’illusione per i lariani.
Il festival del gol
La partita si accende con due espulsioni in rapida successione:
- Braunoder per doppia ammonizione
- Tavares che vanifica la superiorità numerica
Ma la Lazio non si scompone. Patric firma il tris su corner di Pedro, il Taty cala il poker in contropiede e Tchaouna completa la festa con il suo primo gol in biancoceleste.
Una squadra in crescita
La Lazio di Baroni continua a impressionare per:
- Compattezza tattica
- Equilibrio in campo
- Crescente convinzione nei propri mezzi
- Capacità di gestire i momenti della partita
Il terzo posto in classifica non è un caso, ma il frutto di un lavoro che sta dando i suoi frutti. Per il Como, primo ko interno del campionato e prima sconfitta casalinga da gennaio, una serata da dimenticare.
L’eterno Pedro
Una menzione speciale la merita Pedro, l’eterno fuoriclasse che segna il suo quinto gol stagionale, il terzo in campionato. Lo spagnolo conferma di essere un giocatore senza tempo, che avrebbe potuto giocare tranquillamente con i campioni del ’74. La sua classe cristallina continua a illuminare il gioco biancoceleste.
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