Un altro 0-0, ma dal sapore diverso rispetto a quello contro il Milan. La Juventus, in un delicato match di Champions League in trasferta, ottiene un punto prezioso contro l’Aston Villa, dimostrando solidità difensiva e un ottimo spirito di squadra, nonostante l’assenza di otto giocatori chiave. Per la prima volta in questa stagione, la Vecchia Signora riesce a mantenere la porta inviolata fuori dai confini italiani. Un traguardo non scontato, che porta il totale stagionale delle clean sheet a 11.
Lo spirito della squadra e il piano di gioco
La Juventus ha affrontato la sfida al Villa Park con determinazione e un’attenzione tattica impeccabile. Guidata dal tecnico Thiago Motta, la squadra ha schierato un 4-3-3 elastico, studiato per bloccare le incursioni centrali degli avversari. Il regista Manuel Locatelli è stato cruciale, fungendo da schermo difensivo e chiudendo ogni spazio verso l’area di rigore.
Nei primi 35 minuti, la Juventus non ha concesso occasioni significative agli inglesi. Con sette giocatori Under 24 in campo dal primo minuto, ha mostrato personalità, nonostante le difficoltà nel finalizzare le ripartenze. Timothy Weah, adattato nel ruolo di centravanti, ha faticato a concretizzare le azioni create dall’intraprendente Conceiçao, che con il passare dei minuti è cresciuto in fiducia.
Il momento di difficoltà
Nel finale del primo tempo, l’Aston Villa ha aumentato la pressione. Di Gregorio, il portiere bianconero, ha compiuto un intervento decisivo su Watkins, mentre una punizione dell’ex romanista Digne si è spenta sulla traversa, regalando un sospiro di sollievo ai tifosi juventini. Momenti difficili, ma gestiti con maturità dalla difesa.
L’Aston Villa innervosito
Gli uomini di Unai Emery, reduci da una crisi di risultati, sembravano sorpresi dalla compattezza della Juventus. I due esterni offensivi, Bailey e Rogers, si sono spesso scontrati contro il muro difensivo bianconero, mentre il capitano McGinn non è riuscito a creare occasioni pericolose. La frustrazione è culminata all’inizio del secondo tempo con un acceso battibecco tra Bailey e Digne su chi dovesse calciare una punizione.
Occasioni e brividi finali
La miglior chance della ripresa è arrivata dai piedi di Conceiçao, su calcio d’angolo battuto da Koopmeiners. Il portiere dell’Aston Villa, Dibu Martinez, ha sfoderato un intervento prodigioso, negando il vantaggio ai bianconeri.
La Juventus ha poi dovuto gestire un altro imprevisto, con l’infortunio di Savona, il nono giocatore a dare forfait. Nonostante ciò, la squadra ha tenuto il campo con ordine. Nel recupero, il gol annullato a Rogers per un evidente fallo su Di Gregorio ha sigillato il risultato sullo 0-0, tra le contestazioni del pubblico inglese.
Le chiavi del successo
Ecco i principali fattori che hanno permesso alla Juventus di uscire indenne da una trasferta così ostica:
- Solidità difensiva: il blocco compatto guidato da Locatelli e Di Gregorio.
- Adattamento tattico: il 4-3-3 di Thiago Motta ha bloccato le iniziative avversarie.
- Giovani protagonisti: i sette Under 24 hanno dimostrato maturità e spirito di sacrificio.
- Capacità di gestione: anche nei momenti di maggiore difficoltà, la squadra non ha perso la calma.
Una base solida per il futuro
La Juventus esce da Birmingham con un punto prezioso e la consapevolezza di poter affrontare avversari di alto livello anche in situazioni difficili. Con una difesa sempre più solida e un gruppo compatto, la squadra di Thiago Motta può guardare con ottimismo alle prossime sfide europee.