Nicolò Barella (depositphotos)
Nicolò Barella (depositphotos)

Italia a Bruxelles: la notte che può valere il futuro azzurro

di 14 Novembre 2024

Un solo punto separa l’Italia dalla qualificazione, ma il confine tra successo e delusione nel calcio è sempre sottile come il rimbalzo imprevedibile di un pallone. Luciano Spalletti non vuole attendere l’ultima sfida contro la Francia a San Siro: l’obiettivo è chiudere i conti questa sera a Bruxelles, scrivendo il primo capitolo significativo della sua gestione azzurra.

La sfida del Re Baldovino

Nel rinnovato stadio dedicato al Re Baldovino (ex Heysel), l’Italia si trova davanti a un crocevia fondamentale. La memoria storica del luogo, segnata dalla tragedia del 29 maggio 1985, ha accolto la delegazione azzurra con un momento di profondo rispetto. Gabriele Gravina, Gianluigi Buffon e la squadra, accompagnati dall’ambasciatrice Federica Favi e dalla ministra degli Interni belga Annelise Verlinden, hanno reso omaggio alle 39 vittime con tre mazzi di fiori davanti alla lapide del settore Z. “Quel dolore non può e non deve essere dimenticato”, le parole cariche di emozione del presidente federale.

La strategia di Spalletti

Il commissario tecnico ha preparato una mossa a sorpresa per questa sfida cruciale: Nicolò Barella nel ruolo di falso numero 10. Una scelta che richiama alla memoria i tempi della Roma di Spalletti, quando Perrotta e Nainggolan interpretavano un ruolo simile. Il centrocampista dell’Inter, al suo ritorno in Nazionale dopo l’Europeo in Germania, rappresenta l’elemento di novità in una squadra che cerca continuità.

“La Nazionale mi è mancata”, ha confessato Barella ai microfoni di Vivo Azzurro. “È come se non me ne fossi mai andato”. Il centrocampista sardo porta con sé ricordi dolci contro il Belgio: un gol decisivo nei quarti dell’Europeo 2021 a Monaco e una rete nella finale per il terzo posto di Nations League allo Stadium.

La sfida tattica

La formazione azzurra si preannuncia con Donnarumma tra i pali, protetto da una difesa a quattro composta da Di Lorenzo, Buongiorno, Bastoni e Dimarco. A centrocampo, l’esordio da titolare di Rovella, preferito a Locatelli, con Barella in posizione avanzata. Retegui guiderà l’attacco, supportato dalle corsie esterne dove agiranno Cambiaso e lo stesso Dimarco.

La principale minaccia belga ha un nome e un cognome: Romelu Lukaku. Nonostante le assenze di Doku, De Ketelaere e De Bruyne, il centravanti del Napoli rappresenta un pericolo costante per la retroguardia azzurra. Spalletti ha studiato contromisure specifiche, puntando sulle marcature preventive per limitare i rifornimenti all’attaccante.

Il significato profondo

Questa partita va oltre la semplice qualificazione ai quarti di Nations League. A 138 giorni dalla delusione dell’Olympiastadion di Berlino, l’Italia cerca una conferma del suo rinnovamento. Il successo al Parco dei Principi e la convincente prestazione dell’andata contro i Diavoli Rossi hanno mostrato il potenziale di questa giovane squadra, che vanta un’età media di soli 24 anni.

Il progetto Spalletti sta prendendo forma: palleggio raffinato, verticalizzazioni improvvise, cambi di campo verso gli esterni e una mediana dinamica sono i tratti distintivi di questa nuova Italia. La presenza di Barella, con la sua esperienza e qualità, aggiunge un elemento di leadership a un gruppo in crescita.

La notte di Bruxelles rappresenta molto più di una semplice partita di calcio: è il momento in cui il passato recente può essere definitivamente archiviato per aprire un nuovo capitolo della storia azzurra. Con una temperatura glaciale e un’atmosfera carica di tensione, l’Italia si prepara a scrivere il suo futuro immediato.

Marco Mattei

Dalla Puglia con furore. Appassionato di calcio e sport, ma anche di tutto il mondo del Lifestyle.

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