In un’atmosfera carica di attesa e suspense, degna della migliore tradizione cinematografica tanto cara ai Friedkin, Claudio Ranieri ha ufficialmente assunto il ruolo di allenatore della Roma per la terza volta nella sua carriera. Questa nomina segna un momento significativo nella storia del club, portando con sé un mix di esperienza, passione e determinazione.
Il “Sir” italiano, come venne soprannominato durante la sua esperienza in Premier League, si trova ora davanti a una sfida considerevole: guidare la squadra in ben 26 partite di campionato, oltre a un minimo di quattro incontri in Europa League e almeno una partita in Coppa Italia. La situazione attuale della Roma, con soli 13 punti in 12 giornate, richiede un intervento deciso e esperto.
L’accordo londinese
La firma del contratto è avvenuta in circostanze particolari che meritano di essere raccontate. Ranieri, nonostante i suoi 73 anni e la residenza ai Parioli, è stato invitato a volare a Londra insieme alla moglie e al suo procuratore per finalizzare l’accordo. La location scelta per questo importante momento non è stata casuale: il prestigioso Claridge’s, hotel cinque stelle nel lussuoso quartiere di Mayfair, frequentato abitualmente dal jet set internazionale.
Durante l’incontro, sono emersi diversi punti chiave:
- Richiesta di garanzie sulla struttura societaria
- Discussione sul futuro piano di rafforzamento della squadra
- Confronto sulle critiche precedentemente espresse da Ranieri
- Analisi della situazione contrattuale di Paulo Dybala
Le prospettive future
La proprietà ha concesso a Ranieri piena autonomia nell’area tecnica, senza imporre alcuna limitazione. Interessante notare come non sia stata esclusa la possibilità di un futuro ruolo dirigenziale per il tecnico romano a Trigoria, sebbene questo aspetto non sia stato oggetto di discussione durante l’incontro londinese.
Il processo decisionale
Franco Baldini, soprannominato “Testa Grigia” proprio da Ranieri, ha sottolineato come questa non sia stata una seconda scelta, ma “una scelta” tout court. Il percorso che ha portato alla nomina di Ranieri è stato caratterizzato da:
- Intense discussioni tra padre e figlio Friedkin
- Valutazione approfondita di altre candidature
- Particolare attenzione alla posizione di Vincenzo Montella
- Necessità di trovare una soluzione dopo l’esonero di Juric
Le sfide immediate
Il nuovo allenatore si trova davanti a una situazione che richiede un intervento immediato. Il parallelo con la stagione 2009/10, quando subentrò a Spalletti con la squadra a 14 punti, è inevitabile ma non del tutto pertinente, considerando i diversi valori tecnici delle due rose.
Le priorità immediate includono:
- Stabilizzazione della classifica
- Ripristino della serenità nell’ambiente
- Gestione ottimale delle competizioni europee
- Valorizzazione dell’organico esistente
Al suo arrivo a Fiumicino, Ranieri ha mostrato il suo caratteristico spirito combattivo, commentando con un sorriso: “Una bella gatta da pelare? Mi hanno chiamato per questo…”. Il suo primo allenamento a Trigoria rappresenta l’inizio di questa nuova avventura, attesa con grande interesse da tutta la tifoseria giallorossa.
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