La Legge di Bilancio 2025, appena firmata dal Presidente della Repubblica, è approdata in Parlamento con 144 articoli che introducono importanti novità per famiglie, lavoratori e imprese. Tra conferme e sorprese, emergono interventi significativi in vari settori, dai tagli alla pubblica amministrazione alle nuove misure per il welfare.
Le principali novità
Scuola e Sanità sotto pressione
Le misure più controverse riguardano:
- Riduzione di 5.660 posti di docenti nel 2025
- Taglio di 2.174 unità del personale tecnico-amministrativo
- Stanziamento di 1,3 miliardi per la sanità (ritenuti insufficienti)
- Proteste dei sindacati con sciopero previsto per il 20 novembre
Interventi sul lavoro e le pensioni
Le misure principali includono:
- 18,2 miliardi per taglio del cuneo fiscale
- Conferma delle tre aliquote Irpef
- Aumento di 3 euro per le pensioni minime (da 614 a 617 euro)
- Quota 103, Ape sociale e Opzione donna prorogate
Misure per famiglie e imprese
Sostegno alle famiglie
Il governo ha previsto:
- Bonus figli da 1.000 euro (stanziamento di 330 milioni)
- 200 milioni per esonero contributivo alle mamme
- 500 milioni per la Carta acquisti
- 480 milioni per disabili e non autosufficienti
Incentivi alle imprese
Gli interventi principali:
- 1,6 miliardi per investimenti nella Zes Sud
- 400 milioni per super deduzione nuove assunzioni
- 400 milioni per investimenti in macchinari
- 500 milioni per il Fondo emergenze nazionali
I tagli e le strette
Riduzioni di spesa
Le principali misure di risparmio:
- 5,2 miliardi di tagli ai ministeri
- 5,5 miliardi dallo stop alla decontribuzione Sud
- 1,7 miliardi dalle banche
- 1 miliardo dalle assicurazioni
Novità sui benefit
Interventi specifici su:
- Stretta sulle auto aziendali
- Tetto degli stipendi a 160.000 euro per vertici pubblici
- Riduzione spese Rai del 2% nel 2026 e 4% nel 2027
- Contributo Aci di 50 milioni annui
Le detrazioni fiscali
Il nuovo sistema
Rimodulazione basata sul reddito e sui figli:
- 14.000 euro di oneri detraibili per redditi oltre 75.000 euro
- 8.000 euro per redditi sopra 100.000 euro
- Riduzioni del 50% senza figli
- Riduzioni del 30% con un figlio
La manovra, nonostante le critiche delle opposizioni e dei sindacati, mantiene la rotta tracciata dal governo, anche di fronte alle revisioni al ribasso delle stime di crescita per il 2024 da parte di Upb, Bankitalia, Confindustria e Istat.