Opel Speedster: la storia della sportiva per la Casa del Fulmine

Opel Speedster: la storia della sportiva per la Casa del Fulmine

di 14 Settembre 2024

Al Salone di Ginevra del 2000 fu svelata la Opel Speedster, come versione di serie dell’omonima concept car esposta all’edizione precedente della kermesse svizzera. Rappresentava il modello ‘alter ego’ della roadster Lotus Elise, con cui condivideva le dimensioni compatte, quantificate in 379 cm di lunghezza, 171 cm di larghezza, 112 cm di altezza e 233 cm di passo.

Fu introdotta sul mercato italiano nel corso del 2001, inizialmente con il motore a benzina 2.2 16V aspirato da 147 CV di potenza e 203 Nm di coppia massima. Grazie alla massa di soli 870 kg, la Opel Speedster raggiungeva la velocità massima di 217 km/h, accelerando da 0 a 100 in 5,9 secondi. Nel 2004, invece, adottò il propulsore a benzina 2.0 Turbo 16V da 200 CV e 250 Nm di coppia massima che consentiva di raggiungere la velocità masima di 243 km/h e coprire lo spunto 0-100 in 4,9 secondi.

La Opel Speedster è stata proposta come Vauxhall VX220 sul mercato europeo, nonché nella versione speciale Scorpions Edition da 80 esemplari per il mercato tedesco. Fu sostituita nel 2007 dalla roadster Opel GT con la motorizzazione a benzina 2.0 Turbo da 264 CV di potenza e 353 Nm di coppia massima, come versione europea delle gemelle Pontiac Solstice e Saturn Sky commercializzate oltreoceano. Sul mercato italiano, le immatricolazioni ammontano a 171 esemplari per la Speedster e 491 unità per la GT.

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