Turchese, un romanzo dal titolo enigmatico e misterioso, segna l’esordio letterario della brillante psicologa e criminologa Flaminia Bolzan. Questo affascinante capolavoro è avvolto in un’aura di imprevedibilità e complessità, caratteristiche che lo rendono unico nel panorama letterario contemporaneo italiano.
Il nome stesso del libro, “Turchese,” evoca immagini di bellezza e mistero, ma anche di sfida e incertezza. È il marchio LOVE della prestigiosa Compagnia Editoriale Aliberti a curarne la riedizione, confermando la sua importanza e rilevanza.
Le pagine di “Turchese” ci trascinano in un vortice di segreti, intrighi e misteri fin dalle prime righe. I personaggi che si alternano nella narrazione sono avvolti da un passato oscuro e irrisolto che continua a tormentarli. Flaminia Bolzan ci guida attraverso questa storia avvincente, sottolineando che è solo nell’oscurità che possiamo davvero apprezzare la luce.
Un passaggio del libro ci invita a riflettere:
“Hai presente una radiografia? Devi metterla sulla luce perché possa svelare all’occhio ogni microscopica alterazione del tessuto osseo. In assenza di un neon non si vede nulla, tutto può sembrare integro.”
Questa metafora ci fa comprendere quanto sia importante esplorare i recessi più profondi dell’anima di Turchese, un personaggio complesso e tormentato.
Turchese, una trentenne con poche ambizioni lavorative e una certa presunzione dovuta alla sua famiglia benestante, vive a Roma, lontana dalla monotonia borghese, in uno stato di inquietante insoddisfazione. Per affrontare le sue ansie, si abbandona all’erba e agli psicofarmaci. L’unico baluardo nella sua vita tumultuosa è Flaminia, l’amica d’infanzia calma e riflessiva, che la sostiene nei momenti difficili.
La città di Roma è lo scenario perfetto per questa storia, con le sue emozioni e i suoi misteri che si mescolano alla vicenda di Turchese. Da un piccolo superattico a Trastevere, la protagonista osserva il mondo, spesso in modo discreto e quasi furtivo. Il suo unico rifugio è lo studio della psicanalista Anita Viola, dove le sue angosce sembrano temporaneamente dissiparsi.
Tuttavia, la tranquillità di Turchese viene improvvisamente turbata da una serie di lettere anonime e un misterioso invito a giocare. Il mittente di queste missive diventa ben presto un enigmatico alter ego, pronto a manipolare i pensieri e le azioni di Turchese. L’incertezza si fa sempre più intensa, trascinandoci in un intreccio di storie che coinvolge un clochard apocalittico, un’amica premurosa, un’analista esigente e una serie di lettere dal significato oscuro.
Flaminia Bolzan Mariotti Posocco, nata a Roma nel 1987, è una figura poliedrica. Psicologa, criminologa e Dottore di Ricerca in Scienze del Movimento Umano e dello Sport, la sua passione per il tennis, Charles Bukowski e il cinema di Tarantino si riflette in modo sorprendente in questo romanzo avvincente. La sua rubrica “Il Salotto” sul quotidiano Leggo testimonia la sua profonda conoscenza dei meandri della mente umana.
In conclusione, “Turchese” è un romanzo che incanta con la sua complessità, cattura con la sua imprevedibilità e affascina con il suo mistero. Flaminia Bolzan ha creato un thriller psicologico unico nel suo genere, in cui la soluzione si nasconde tra le pieghe di un colpo di scena che lascerà i lettori senza fiato.