E’ noto a tutti che il Cashmere è un filato naturale pregiato che si ricava dal vello della Capra Hircus, diffusa nella zona del Kashmir, situata tra India e Pakistan, da cui prende il nome.
Per raccogliere la preziosa fibra che sarà poi trasformata in un filato tessile, si esegue una pettinatura manuale del sotto mantello durante la stagione della muta, tipicamente a fine inverno ed inizio della primavera.
In particolare per ogni capo si riescono mediamente ad ottenere tra i 100 e i 200 grammi di prodotto, motivo per cui è così prezioso e allo stesso tempo costoso.
Caratteristiche e vantaggi del Cashmere
Non si tratta soltanto di produzioni molto limitate per ogni capo di Capra Hircus, il Cashmere ha in realtà molte ottime qualità quando viene utilizzato per la produzione di maglieria.
I vantaggi, quando si indossa un capo 100% cashmere sono numerosi e i principali che riguardano questo filato naturale sono:
– Mantiene la temperatura corporea costante, aiutando a mantenere il calore in inverno e a sentirsi fresco chi lo indossa durante la bella stagione.
– È anallergico e per questo al contatto con la pelle non la irrita, anzi la coccola in un caldo e morbido abbraccio.
– Assorbe il sudore e l’umidità, rendendola traspirante, per questo è un capo adatto ai rigori invernali, ma si può indossare anche in Primavera ed Autunno con il massimo comfort.
Italia Regno del Cashmere
Nonostante la produzione della fibra avvenga praticamente tutta in Asia, il continente Europeo ne importa l’80% delle produzioni e l’Italia da sola rappresenta il 60% dell’import mondiale per approvvigionare le filiera della Moda, eccellenza delle produzioni di casa nostra.
L’Italia è il principale Paese europeo per la lavorazione del cashmere, non solo nella fabbricazione di prodotti finiti di maglieria, ma anche per le attività di filatura.
Nelle zone del biellese, come è noto, hanno sede le più importanti aziende al mondo che lavorano questa fibra con un ciclo completo di produzione: dalla selezione del fiocco di cashmere fino alla trasformazione in filato e quindi in tessuto.
Cashmere prodotto Slow Fashion?
Il Cashmere proviene da lontano e questa distanza, unita allo sfruttamento intensivo dei pascoli nelle zone di origine, non lo rende esattamente un filato del tutto sostenibile.
Va considerato però che i prodotti di maglieria realizzati in puro Cashmere vergine di ottima fattura e con maestria artigianale hanno dei costi molto elevati, ma se ben curati e manutenuti possono durare una vita ed essere un classico senza tempo da indossare sempre.
E’ importante mettere i capi in cashmere in sicurezza dalle tarme, inserendo negli armadi e nei cassetti prodotti dedicati. I capi vanno lavati in modo accurato in acqua fredda (al massimo tiepida) e rigorosamente a mano, utilizzando saponi naturali.
Il Cashmere Rigenerato o Eco-Cashmere
Una valida alternativa al Cashmere vergine, più economica e rispettosa dell’ambiente, perché prodotta secondo i canoni dell’economia circolare, è scegliere di acquistare una maglia in Cashmere Rigenerato o Eco-Cashmere.
Il cashmere rigenerato si ottiene recuperando e selezionando i tessuti o gli indumenti di scarto per trasformarli in filati rigenerati.
Il materiale viene sottoposto a una cernita manuale per rimuovere le impurità che non sono 100% cashmere. Viene poi sminuzzato in piccoli pezzi per ottenere un velo di cashmere attraverso la cardatura prima di essere ritorto in nuovi filati.
Il risultato del Cashmere Rigenerato è un prodotto che ha dignità a tutti gli effetti di un prodotto in Cashmere vergine, tanto è vero che in etichetta il consumatore troverà la medesima dicitura “100% Cashmere” anche sulla maglieria prodotta in Eco-cashmere.
Una scelta responsabile e sostenibile per il settore del lusso Made in Italy, che hanno abbracciato alcune case di moda che producono maglieria in eco-cashmere da uomo e da donna come Lanaioli, che sin dalla sua nascita ha creato una linea dedicata al Cashmere Rigenerato, realizzando capi solo da filati naturali e promuovendo una filosofia Slow Fashion.