Ivan Orrico

Intervista a Ivan Orrico

di 9 Ottobre 2023

Ha da poco concluso la quarta edizione del Sila Film Festival, che ha visto il trionfo del film Ti mangio il Cuore di Pippo Mezzapesa, ma è anche reduce dal successo di Kne – I Kustodi di Napoli Est, pellicola cinematografica di cui ha curato la regia. Parliamo dell’attore e regista Ivan Orrico, che attualmente si sta dedicando anche alla produzione di una nuova serie tv, ispirata a fatti realmente accaduti, come ogni sua opera.

Ivan, si è conclusa di recente la quarta edizione del Sila Film Festival, la kermesse cinematografica internazionale che cura fin dagli esordi. Qual è stato il programma?

“Innanzitutto, la manifestazione rientra nell’ambito del progetto itinerante Megale Hellas. Ha fatto tappa dal 10 al 13 agosto nel meraviglioso altopiano Silano nei due luoghi che lo rappresentano maggiormente, ossia Lorica e Camigliatello Silano. Il Festival ha visto la partecipazione di diversi attori: da Lidia Vitale, vincitrice dei Nastri d’Argento  2023 e protagonista, insieme all’attore Francesco Patanè, anche lui ospite dell’evento, del film Ti mangio il Cuore di Pippo Mezzapesa. Ci è venuto poi a trovare Adamo Dionisi, protagonista della serie Suburra e premiato, inoltre, come miglior regia con il suo cortometraggio Da Capo a Dodici. Infine, cito la giovane promessa Leonardo Trapani, il miglior interprete per il cortometraggio dove avuto al suo fianco attori del calibro di Mirko Frezza, Alessandro Bernardini e Blu Yoshimi”.

Le varie serate da chi sono state condotte?

“Direttamente dai Rai3, con Le Parole per Dirlo, la conduttrice è stata la bellissima Noemi Gherrero . Ci tengo a precisare che anche quest’anno, dopo i cento minuti di cortometraggi, si sono tenute come di consueto le masterclass di recitazione in cui il pubblico ha potuto incontrare il cinema ed i suoi protagonisti. Nei corti, che sono stati premiati, si affrontavano varie tematiche sociali”.

Intervista a Ivan Orrico
Intervista a Ivan Orrico

Qual è lo scopo principale del Sila Film Festival?

“Il punto centrale del nostro Festival è quello di fare incontrare nuovi talenti con registi e attori già affermati. Bisogna creare, incontrarsi. Con queste connessioni, secondo me, si riattiva un meccanismo tale per cui si va anche a rompere uno schema”.

Intervista a Ivan Orrico
Intervista a Ivan Orrico

Di recente, ha diretto il film Kne – I Kustodi di Napoli Est, che vede al centro della scena una famiglia di camorristi. Che feedback ha avuto dopo l’uscita nelle sale?

“I feedback che ho avuto sono stati sicuramente superiori alle aspettative. Nonostante la gente fosse abituata al genere Gomorra, che ha aperto il filone narrativo simile a quello che ho sviluppato in Kne, chi ha visto il film lo ha apprezzato tanto. Cosa non scontata, visto che è stato curato da una piccola produzione, che sicuramente non disponeva di tanti mezzi a disposizione. Sono dunque soddisfatto: abbiamo fatto sold out in ogni sala. Abbiamo organizzato delle serate per permettere alle persone di conoscere gli attori che facevano parte del cast, come Tommaso Palladino, Walter Lippa e Rosa Miranda passando per Carmine Monaco e Adriano Piccolo. Abbiamo avuto modo di spiegare la storia, facendo dei talk show prima e dopo la visione della pellicola. Credo che il nostro sia stato un nuovo modo di fruire il film. Ho fatto un po’ da precursore, perché i proprietari delle sale hanno avuto l’occasione di creare degli eventi che coinvolgessero la gente, al fine di riportare i cinema ai fasti degli anni passati, in quanto a presenze. Inoltre, è giusto menzionarli, il maestro Vincenzo Sorrentino ha curato tutte le musiche e i cantanti Ferna e Luca Blindo hanno realizzato alcuni dei brani del film”.

Mi sembra dunque di capire che il bilancio di questa esperienza sia del tutto positivo…

“Assolutamente sì. Essendo un appassionato di cinema, ho sempre sperato che le persone si affezionassero alla storia che ho voluto raccontare in Kne – I Kustodi di Napoli Est. In tanti ci hanno chiesto se ci fosse un seguito, che è in lavorazione, dati gli intrecci narrativi che ho sviluppato nel corso del film. Questo mi ha fatto capire che la storia è piaciuta, anche per via della bravura degli attori, che erano davvero azzeccati per i personaggi che hanno interpretato. Il prossimo anno, la pellicola andrà sulle piattaforme streaming. Anche lì potremmo vedere se e come piacerà al pubblico”.

Ci sono altre novità di cui può parlarci?

“Posso dirle che sto preparando un’altra serie importante. Sarà strutturata in cinque puntate ed è ambientata in Calabria. Non posso svelare quale sarà la trama, anche se la tematica sarà importante e ispirata a fatti realmente accaduti perché mi piace essere sempre il più realista possibile. Siamo in piena preparazione, ma la serie avrà degli elementi al cardiopalma che terranno chi la seguirà col fiato sospeso, non lasciando niente all’immaginazione, nemmeno gli avvenimenti più crudi”.

Redazione

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