27 Gennaio 2023

Perché l’otto marzo si celebra la festa della donna?

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festa della donna

La giornata internazionale della donna è una ricorrenza annuale che cade ogni 8 marzo. Non tutte le donne sono tuttavia legate a questa ricorrenza, così come è vero che il cosiddetto gentil sesso andrebbe celebrato ogni giorno. Tuttavia, nulla toglie che l’8 marzo sia diventata occasione per celebrare le donne, magari con un viaggio che queste possono concedersi da sole o con le amiche, con iniziative di natura culturale e con omaggi floreali di diverso genere, magari scelti su Interflora, che permette di spaziare dalla più classica mimosa ad altre composizioni, più originali e ricercate. 

Perché proprio l’8 marzo?

Vale la pena iniziare con un po’ di storia, così da spiegare perché l’8 marzo è diventata la festa della donna. Di certo, l’origine di questa ricorrenza vuole simboleggiare tutte le lotte politiche e sociali che sono state condotte e che vengono tutt’oggi affrontare dalle donne di tutto il mondo. Esistono tuttavia due eventi storici precisi, che hanno fatto in modo che la data simbolica cadesse proprio l’8 marzo. 

Il primo evento cade nel 1911, anno in cui le donne delle fabbriche tessili di New York erano impegnate in numerosi scioperi contro le insostenibili condizioni di lavoro cui erano sottoposte numerosissime lavoratrici dell’epoca: un incendio scoppiato in una delle fabbriche in cui era in corso lo sciopero, l’8 marzo di quello stesso anno, provocò la morte di 134 scioperanti, rimaste bloccate dentro la struttura per via di una decisione degli stessi proprietari dello stabilimento tessile. Quella che sembrava una strategia volta a far arrendere le donne che lottavano per migliori condizioni di lavoro, in realtà, si sarebbe poi rivelata la causa di una disgrazia che vide più di 100 scioperanti morire, tra cui diverse immigrate, anche di origine italiana. 

Pochi anni dopo, l’8 marzo 1917, si colloca il secondo evento cui si deve l’istituzione della giornata mondiale della donna: in Russia, nel corso della Rivoluzione che avrebbe portato la nazione a uscire dalla Prima Guerra Mondiale, scesero in campo non soltanto gli uomini, ma anche numerose donne operaie decise a lottare contro lo zar, dimostrando la consapevolezza sociale e civile della popolazione femminile russa. 

In virtù di queste due date, la prima delle quali è tuttavia considerata incerta da alcuni storici, si deve la scelta dell’ONU, nell’anno 1975, Anno internazionale della donna, di istituire, 2 anni più tardi, la cosiddetta giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale. 66 anni sono dunque trascorsi dall’incendio della fabbrica tessile a New York al riconoscimento di quella stessa data come simbolo di una lotta che ancora oggi viene ricordata come occasione per celebrare le donne e i loro diritti, con iniziative culturali o omaggi floreali di varia natura. 

Quali fiori regalare a una donna l’8 marzo

È chiaro che ogni occasione è buona per regalare dei fiori a una donna. Allo stesso tempo è vero che alcuni fiori per le donne sono più adatti di altri, magari perché nascondono dei precisi significati secondo il linguaggio floreale, che vale la pena svelare per essere certi di fare il regalo più adatto. 

Alcuni fiori si rivelano dunque ideali per esprimere una forma d’amore e rispetto semplice e fedele, come le margherite. Altre composizioni, come quelle con orchidee o gigli e lillà, possono esprimere rispettivamente sensualità e lussuria da un lato, o innocenza e purezza dall’altro. Un tulipano richiama l’idea di una promessa, mentre la gerbera si rivela perfetta per dimostrare affetto alla destinataria. 

In ogni caso, si sa, i fiori che più si abbinano alla festa della donna sono le mimose: clicca qui per sapere di più su come scegliere appositamente il bouquet più adatto e come mantenere sempre fresche i fiori di mimosa recisi. Anche qui, non fa male una spiegazione sul perché la mimosa sia diventata protagonista floreale della giornata internazionale della donna, assumendo quasi il ruolo di simbolo di questa festa. 

Ebbene, la scelta della mimosa si deve all’ex partigiana e neoparlamentare Teresa Mattei, che nel 1946 espresse il desiderio di abbinare alla ricorrenza sui diritti delle donne un fiore più economico della violetta francese, allora in uso per simboleggiare la sinistra europea. Si tratta dunque di un’iniziativa tutta italiana, destinata poi a prendere piede a livello internazionale. La scelta della mimosa richiama infatti direttamente la memoria partigiana: erano proprio questi i fiori regalati dai partigiani alle staffette. Si tratta di fiori fragili soltanto all’apparenza, ma in realtà resistenti anche alle situazioni più difficili: tra l’altro, sono molto facili da trovare nel mese di marzo. In tal senso, la mimosa rappresentò sin da subito una scelta particolarmente adatta al contesto della festa della donna, dimostrandosi l’omaggio ideale per l’8 marzo. In conclusione, la festa della donna ha molto a che fare, come si intuisce, con la lotta per condizioni di vita migliori, radicata nella coscienza europea da più di un secolo, se si guarda alle date del 1911 e del 1917. Rendere omaggio alle donne, con il fiore più adatto ai suoi gusti o con la più canonica mimosa, è ben più che un dovere legato alla ricorrenza: è una forma di rispetto da non sottovalutare e da non dimenticare.

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