Negli ultimi anni il numero dei ragazzi iscritti all’università è diminuito drasticamente. Le cause potrebbero essere molteplici, complice la pandemia, il lockdown e l’insoddisfazione che tanti giovani stanno provando in questo periodo. A prescindere, si tratta di un dato allarmante per la nostra società, sotto molti punti di vista.
Calo di immatricolazioni nel 2022
Nel 2022, in Italia, le iscrizioni a facoltà universitarie hanno registrato un calo di 10mila studenti, circa il 3% per il primo anno di corso. Si tratta di numeri importanti e preoccupanti per il futuro del Paese e dei suoi giovani.
Nonostante questo, una bella novità riscontrata è stato l’aumento di ragazze iscritte alle facoltà considerate, fino a questo punto (e a torto), prettamente maschili, come Ingegneria e Informatica.
Sicuramente sarà necessario effettuare dei cambiamenti e delle riforme nell’ambito universitario, e alcune di queste sono già in atto, come ha provato a spiegare l’Osservatorio sulle Politiche educative dell’Eurispes.
I cambiamenti necessari per il rilancio delle università
Per rilanciare le università e far sì che vadano realmente incontro alle attuali necessità dei giovani, in termini di sbocchi lavorativi e prospettive future, sarà opportuno agire su diversi fronti.
Si dovrà prima di tutto tenere conto delle nuove professioni nate negli ultimi anni, legate principalmente a settori come quello della sostenibilità e del digitale. Alla forte richiesta da parte del mondo del lavoro per posizioni inerenti a questi settori, infatti, non corrisponde un’adeguata quantità di laureati in possesso di competenze adeguate. La conseguenza diretta di ciò è il cosiddetto “mismatch”, ossia il disallineamento tra le abilità in possesso dei giovani laureati e le richieste avanzate dal mercato del lavoro.
Un altro fattore cruciale per una maggiore attrattività degli atenei è l’orientamento: poiché la scelta dell’indirizzo universitario rappresenta il primo grande ostacolo da superare, sarà necessario offrire degli strumenti utili per la valutazione del percorso migliore da intraprendere. Se è vero che per avere informazioni il più possibile dettagliate sulle facoltà da frequentare ormai basta visitare degli appositi portali di approfondimento disponibili online (in questo caso per le università in modalità telematica), sarebbe anche opportuno organizzare un maggior numero di iniziative per l’orientamento scolastico. In questo modo si potranno sostenere tutti gli studenti interessati a una formazione accademica, anche quelli che non hanno la possibilità di viaggiare per recarsi personalmente ai cosiddetti “open day”.
Risulta sempre più necessario incuriosire i ragazzi con un ammodernamento delle modalità didattiche e accompagnarli con tutor e supporti che siano competenti dei nuovi strumenti digitali. Le nuove tecnologie, dall’Intelligenza artificiale al metaverso potrebbero entrare a far parte dei corsi di formazione in modo da creare una didattica coinvolgente, sempre più interattiva e che fornisca un’esperienza di studio a 360 gradi e al passo con i tempi.
Inoltre, sarà opportuno agire anche concretamente sulle infrastrutture che accolgono gli atenei con interventi di ammodernamento, per mirare a un livello superiore per quanto riguarda l’accessibilità e il benessere degli studenti.
È difficile essere giovani in questo periodo, l’incertezza è tanta per il proprio futuro, per l’esperienza lavorativa che si andrà ad intraprendere e la soddisfazione che ne potrà derivare. È importante, però, cercare di proseguire e completare gli studi, per avere più possibilità lavorative e, di conseguenza, più strumenti per costruire il proprio futuro.