26 Novembre 2022

Mondiali 2022, quando i soldi non comprano i risultati: Qatar peggiore di sempre

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Mondiali 2022, quando i soldi non comprano i risultati: Qatar peggiore di sempre -
Mondiali 2022, quando i soldi non comprano i risultati: Qatar peggiore di sempre -

(Adnkronos) – Quando i soldi non fanno la felicità… Il Qatar, con la sconfitta contro il Senegal per 3 a 1 e dopo quella alla partita di esordio contro l’Ecuador per 2 a 0, è giù fuori dai suoi mondiali e sta segnando la storia battendo record negativi. Finora solo un paese organizzatore, il Sudafrica, non era riuscito a superare lo scoglio dei gironi da quando sono stati introdotti nel 1950. I ‘Bafana bafana’, infatti, sono stati eliminati con 4 punti dopo aver pareggiato contro il Messico, perso contro l’Uruguay e vinto contro la Francia. 

Nella storia del Mondiale, escludendo Sudafrica e Qatar, tutti i paesi organizzatori sono sempre riusciti a passare i giorni e anzi 6 volte sono diventi campioni del Mondo: l’Uruguay nel 1930, l’Italia nel 1934, l’Inghilterra nel 1966, la Germania Ovest nel 1974, l’Argentina nel 1978 e la Francia nel 1998. 

Ma i record negativi del Qatar non si fermano qui. Il peggior numero di punti registrati da un paese organizzatore era proprio detenuto finora dal Sudafrica con 4 punti e il Qatar sicuramente supererà quel record negativo, anche battendo la Olanda nell’ultima partita del girone visto che al massimo potrà arrivare a 3 punti. Non solo. Il Qatar, con 5 gol incassati, ha già raggiunto il Sudafrica che nel 2010 era stato il paese organizzatore ad avere registrato il maggior numero di gol. Ma al Qatar appunto resta ancora da giocare l’ultima gara del girone martedì contro la Olanda e potrebbe superare questo nuovo record negativo. Per quanto riguarda i gol segnati, il Qatar con un solo gol segnato, è il paese organizzatore ad aver segnato meno gol. Potrebbe ancora superare la Svizzera, che aveva registrato nel 1954 il record negativo ai giorni (poi la Svizzera aveva perso ai quarti di finale 7 a 5 contro l’Austria). 

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