22 Novembre 2022

La scomparsa di Maroni, l’economista Reboani: “Dolore fortissimo, condivisa stagione riforme del lavoro”

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La scomparsa di Maroni, l’economista Reboani: “Dolore fortissimo, condivisa stagione riforme del lavoro” -
La scomparsa di Maroni, l’economista Reboani: “Dolore fortissimo, condivisa stagione riforme del lavoro” -

(Adnkronos) – “La morte di Roberto Maroni è un dolore fortissimo per tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo e di vivere con lui una lunga stagione politica. Il suo maggiore valore aggiunto, per me che ho condiviso con lui e con Maurizio Sacconi una stagione dolorosa e nello stesso tempo affascinante, quella delle riforme del lavoro, è stata la duttilità, la flessibilità, la capacità di affidarsi e di fidarsi dei suoi più stretti collaboratori”. E’ il commento, con Adnkronos/Labitalia, dell’economista Paolo Reboani, che è stato a più riprese consigliere economico-internazionale del ministero del Lavoro e della presidenza del Consiglio e dal 2010 al 2016 presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro. 

“Una grande capacità autoironica – ricorda – e una grande fermezza nelle idee per una Italia più moderna e per un Nord più europeo sono state in quegli anni la sua stella polare. Una stella polare che ha sempre mantenuto in seguito. La stagione della riforma Biagi ci segnò in maniera indelebile, ma quegli eventi drammatici non ci fecero piegare dalle convinzioni e dalle idee che avevamo assunto per riformare un mercato del lavoro che oggi è ancora largamente insoddisfacente. Le sue capacità furono unanimemente riconosciute dai suoi colleghi europei in quel semestre di Presidenza che condusse con grande maestria e nella convinzione che doveva mostrare un’Italia migliore di quella che veniva rappresentata. Per questa ragione volammo in tutte le capitali europee e facemmo venire i ministri europei in tutte le Regioni italiane. Uno sforzo che il ministero non aveva mai fatto e che non fece mai più”.  

“In questo triste giorno per la politica italiana, spero tutti possano ricordare un politico di grande statura. Per me, rimane vivido il suo ricordo nelle stanze di via Veneto così come il suo sorriso enigmatico e sempre autoironico di molte serate trascorse in allegria dopo le fatiche della giornata”, conclude. 

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