23 Novembre 2022

A2A aggiorna piano strategico, Ebitda di 2,6 mld e utile di 700 mln nel 2030

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A2A aggiorna piano strategico, Ebitda di 2,6 mld e utile di 700 mln nel 2030 -
A2A aggiorna piano strategico, Ebitda di 2,6 mld e utile di 700 mln nel 2030 -

(Adnkronos) –
A2A prevede un Ebitda in crescita da 1,4 miliardi di euro del 2021 a 1,45-1,50 miliardi nel 2022 a 2,1 miliardi nel 2026 e a 2,6 miliardi al 2030, in linea con il primo piano strategico annunciato ai mercati nel gennaio 2021. E’ quanto emerge dall’aggiornamento del piano strategico al 2030 presentato dal gruppo. Oltre il 40% dell’Ebitda sia al 2026 che al 2030 è regolato o contrattualizzato, caratterizzato quindi da bassa volatilità. L’Ebitda della Business Unit Energia è atteso passare da 0,6 miliardi nel 2021 e nel 2022 a 1,1 miliardi al 2026 e a circa 1,2 miliardi di euro nel 2030, principalmente per il contributo della nuova capacità rinnovabile, agli sviluppi negli impianti finalizzati a incrementare la flessibilità del sistema elettrico e alla base clienti (5 milioni di clienti gas e power al 2030) anche a seguito del termine del mercato tutelato. La crescita della Business Unit Ambiente è trainata sia dalla realizzazione di impianti di trattamento finalizzati alla chiusura del ciclo dei rifiuti, sia al potenziamento del recupero di materia e di energia.  

L’Ebitda è atteso crescere da 0,3 miliardi di euro nel 2021, a 0,4 miliardi nel 2022 a 0,5 miliardi nel 2026 e a 0,7 miliardi nel 2030.  L’utile netto ordinario mostra un trend di crescita, passando da 0,4 miliardi di euro nel 2021 a 0,34-0,38 miliardi nel 2022 a 0,6 miliardi nel 2026 e a 0,7 miliardi nel 2030, con una crescita media annua del 6%, corrispondente a un utile per azione di 22 centesimi di euro per azione al 2030.  Nel biennio 2021-2022 il gruppo ha realizzato complessivamente investimenti per 3,5 miliardi corrispondenti a 1,7 miliardi medi annui. Il quadriennio 2023-2026, prevede un cumulato di 5,8 miliardi di euro, corrispondente ad una media annuale di 1,4 miliardi in riduzione di 0,3 miliardi rispetto al periodo 2021-2022.  

Il periodo successivo 2027-2030, invece, vede un cumulato di circa 6,5 miliardi, pari ad una media annuale di 1,6 miliardi, che consente di raggiungere sul decennio 2021-2030 16 miliardi di euro, in linea con il target del primo piano strategico. Dei 16 miliardi complessivi, circa 5 miliardi sono relativi all’economia circolare, con focus ai Wte(36%), al business del teleriscaldamento (19%) e alle bioenergie e Forsu (12%).  Nel periodo 2023-2026 ci si attende un flusso di cassa operativo cumulato di 6,2 miliardi, finalizzato a sostenere investimenti di mantenimento per 2 miliardi di euro e di sviluppo per 3,8 miliardi. Nel 2027-2030 il flusso di cassa cumulato atteso pari a 6,8 miliardi di euro finanzierà investimenti di mantenimento per 1,7 miliardi di euro e di sviluppo per 4,7 miliardi.   

Nella visione di A2A, economia circolare e transizione energetica si integrano, sviluppando sinergie tra le business unit. Al 2030 il gruppo produrrà circa 13 TWh complessivi fra energia verde e recupero energetico, combinando l’apporto di idroelettrico, fotovoltaico ed eolico con quello del Waste-to[1]Energy e delle bioenergie.  “In questi due anni il gruppo ha dimostrato la capacità di attuare il piano presentato a gennaio 2021. Siamo stati in grado di raggiungere in anticipo gli obiettivi prefissati, realizzando infrastrutture e impianti industriali, attraverso la crescita interna e cogliendo opportunità di acquisizioni”, commenta Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A. “Il 2022 è stato caratterizzato da un quadro geopolitico ed economico complesso e da uno scenario energetico volatile: alla luce di questo contesto, abbiamo deciso di adeguare il nostro piano per continuare a garantire la solidità del Gruppo e affrontare le nuove sfide che ci attendono. Gli investimenti sono stati aggiornati, privilegiando la crescita organica nel mercato domestico e confermando economia circolare e transizione energetica come pilastri della strategia di A2A”. 

Nei primi nove mesi del 2022 “siamo a cinque volte i rateizzi concessi ai clienti finali – ha concluso Mazzoncini – rispetto allo stesso periodo del 2021 e otto volte rispetto a quelli del 2019. Abbiamo aiutato i nostri clienti -ha spiegato- ma ci troviamo con milioni di euro sottratti agli investimenti”.  

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