6 Settembre 2022

Una collezione up-cycled da abiti di scarto

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Una collezione up-cycled da abiti di scarto -
Una collezione up-cycled da abiti di scarto -

(Adnkronos) – Una collezione di moda limited edition realizzata con abiti di scarto recuperati dal deserto di Atacama: un progetto per ispirare i consumatori a non buttare gli indumenti e a farli durare più a lungo. Una iniziativa di Electrolux in collaborazione con il duo di stiliste svedesi Rave Review. “Il fast fashion crea senz’altro problemi, ma è evidente che dobbiamo cambiare il modo in cui ci prendiamo cura e utilizziamo i nostri abiti. Sappiamo dalla ricerca che prolungare la vita dei capi di soli nove mesi può ridurre la produzione di rifiuti del 20-30%, oltre a diminuire le emissioni di carbonio e l’impronta idrica. Ci sono diversi modi per farlo: riparare o riciclare vecchi abiti, ma anche arieggiarli, rinfrescarli con il vapore o lavarli in modo più sostenibile”, ha dichiarato Vanessa Butani, Vp Group Sustainability di Electrolux. 

Electrolux ha quindi stretto una collaborazione con il duo di designer Rave Review, noto per le sue collezioni di alta moda colorate e up-cycled, con una missione: dare nuova vita agli abiti dismessi recuperati dal cimitero degli indumenti di Atacama. Il risultato è la prima collezione up-cycled al mondo da Atacama. “Abbiamo sempre creduto che nel futuro la moda non potrà esistere così com’è oggi. Ritengo che tutti noi, in qualche modo, dobbiamo cambiare: prenderci cura di ciò che abbiamo già è probabilmente la via più tangibile e semplice per farlo”, ha dichiarato Livia Schück, co-fondatrice e direttrice creativa di Rave Review. La collezione non sarà venduta: lo scopo è quello di sviluppare un’iniziativa che possa ispirare le persone a guardare con occhi diversi gli abiti nel proprio guardaroba e a pensare a come prendersene cura al meglio.  

“In questo progetto abbiamo voluto evidenziare la presenza di imperfezioni, che conferisce al tessuto carattere, rendendolo molto più divertente e interessante da lavorare rispetto a un materiale nuovo ma privo di anima”, ha dichiarato Josephine Bergqvist, co-fondatrice e direttrice creativa di Rave Review. 

L’obiettivo di Electrolux è far durare gli indumenti il doppio e dimezzare entro il 2030 l’impatto ambientale della cura del bucato. “Electrolux porta avanti una strategia a lungo termine finalizzata a diminuire in modo significativo l’impatto climatico del Gruppo. In qualità di esperti nella cura dei capi, stiamo già sviluppando tecnologie innovative per il lavaggio che allungano la vita degli abiti che indossiamo, riducendo sia l’utilizzo di acqua che quello di energia. Come azienda, tuttavia, non possiamo essere gli unici a fornire una soluzione. Speriamo di poter ispirare ed educare i consumatori sui modi per far durare più a lungo i capi che già possiedono: vogliamo fare tutto il possibile per contribuire a questo cambiamento”, ha dichiarato Elisa Stabon, Care Experience Development Director di Electrolux. 

“Se tutti operassero un piccolo cambiamento per rompere i propri schemi, ognuno di noi potrebbe contribuire a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti tessili. Abbassare la temperatura di lavaggio e passare dal detersivo in polvere a quello liquido potrebbe significare risparmiare l’equivalente di 50 Kg di CO2 all’anno per ogni elettrodomestico: se milioni di consumatori seguissero lo stesso esempio, l’impatto sarebbe davvero significativo”, conclude Vanessa Butani.  

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