8 Settembre 2022

Sondaggi politici: centrodestra al 42%, centrosinistra fermo al 31%

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Sondaggi politici: centrodestra al 42%, centrosinistra fermo al 31% -
Sondaggi politici: centrodestra al 42%, centrosinistra fermo al 31% -

(Adnkronos) – Centrodestra avanti e con un sostanziale stacco, Fratelli d’Italia primo partito, ma con la Lega che non decolla; il centrosinistra fermo al 31% con il Pd che arranca al 21,4%, la ripresa del M5S che supera il 16%. Questa, in estrema sintesi, l’analisi sulle intenzioni di voto realizzata da Cise/Iccp, pubblicata sul sito della Luiss. “La vittoria del centrodestra ancora una volta non appare in discussione – si legge – pur se con valori inferiori a quelli riportati dagli istituti di sondaggio in questi giorni: la coalizione di centrodestra totalizza infatti circa il 42% delle intenzioni di voto, contro il 31% del centrosinistra. Appare anche confermato il ruolo di primo partito di Fratelli d’Italia, pur se nei nostri dati – puntualizza il Centro italiano studi elettorali – questo partito registra una performance leggermente inferiore ad altri sondaggi di questi giorni; FdI viene infatti dato al 23%, contro il 21,4% del Pd, che invece è in linea con altri sondaggi”.  

Entrando nel dettaglio delle due coalizioni principali, il vantaggio leggermente inferiore del centrodestra rispetto ad altri sondaggi (che vedono distacchi tra 15 e 18 punti) è legato anche alla stima “particolarmente bassa della Lega, che nella nostra indagine scenderebbe sotto le due cifre (al 9,6%), mentre Forza Italia viene data all’8%; anche Noi Moderati risulta sotto l’1% rispetto a stime maggiori (intorno al 2%) nei sondaggi pubblicati”. 

“All’interno del centrosinistra, l’indagine ha una stima particolarmente positiva per l’alleanza Verdi-Sinistra (5,9%), mentre Più Europa viene data sotto la soglia di sbarramento del 3% (al 2,3%) in linea con altri sondaggi, così come Impegno Civico (1,4%). Il dato forse più eclatante è quello del M5S, che le nostre stime vedono al 16,6%: si tratta di un dato superiore non solo alle medie dei sondaggi pubblicati più di recente (intorno al 12%), ma anche ai sondaggi più ottimisti (che lo danno al massimo al 14%). Infine, la stima per Azione-Italia Viva (5,3%) appare leggermente inferiore alle stime viste finora (intorno al 6 e il 7%); viene inoltre confermato Italexit sopra la soglia di sbarramento (3,6%)”. 

Stando al sondaggio Cise/Iccp, si conferma dunque “il vantaggio strutturale del centrodestra, e l’assenza di reale competitività del centrosinistra: dati che non appaiono realmente in discussione (il margine di vittoria particolarmente basso da noi stimato – undici punti – non solo appare comunque confortevole, ma rappresenta un valore particolarmente basso, rispetto alle stime di tutti gli istituti)”. 

Per il Centro studi della Luiss, si “conferma inoltre il mancato decollo di Azione-Italia Viva: un partito con ambizione di “terzo polo” a due cifre (con l’obiettivo neanche troppo celato di andare vicino al 20% ottenuto a Roma, dimenticando forse che l’Italia non è Roma) e che tuttavia non è ancora riuscito a decollare, rimanendo sulle stime viste da mesi”. 

Altro elemento rimarcato da Cise/Iccp è “la crescita del M5S. Presentato da molti come destinato all’estinzione dopo la scissione di Di Maio e la successiva caduta del governo Draghi (all’epoca era spesso stimato sotto il 10%), il partito guidato da Conte mostra invece una forte tendenza alla crescita, confermata da tutti gli istituti (pur se finora non sui livelli da noi registrati)”. 

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