Cosa fanno gli artisti vegliando tra queste pietre? Sono tra noi e ci insegnano che possiamo immaginare solo dopo aver visto. Undici artisti del panorama contemporaneo italiano, undici opere che prendono forma nell’arco di una notte tra i vicoli e le piazze dell’antico Castello di Spina.
La Veglia del già stato e del non ancora, è un’opera plurale site specific a cura di Sauro Cardinali che torna indietro nel tempo quando senza tv e senza “connessione” le sere d’estate si vegliava: le sedie e le coperte tirate fuori dalle case per godere della frescura, i bambini giocare tra le stradine del borgo, le donne e gli uomini a raccontarsi la fatica della giornata appena trascorsa, e il mondo oltre quelle mura.
E così come in un antico teatro a cielo aperto, ora come allora, quando il sole cala sul Castello di Spina si accende la Veglia. Artisti e pubblico si “trattengono” in una ritrovata socialità e vicinanza con un continuum di performance, linguaggi ed espressioni. Tra il dettaglio di un’opera e l’azione individuale dell’artista, si partecipa ad un viaggio intimo ed emozionale che può durare fino al nuovo giorno.
La Veglia è un’esperienza estetica ed esistenziale da “assumere” e non semplicemente da vedere. È uno scambio reciproco, di relazione, di incontro. E di riverbero, di quel segnale che parte dall’individualità dell’artista e che poi, attraverso il suo lavoro, entra in risonanza con chi partecipa.
Scrive Cardiali nella curatela: Gli artisti accolgono l’altro per fare insieme un pezzo di strada, tenendo lo stesso passo, scambiandosi la pelle degli stessi brividi, per poi rientrare ognuno nel confine del proprio corpo e tra gli orizzonti dei propri sogni.
Cosa fanno gli artisti tra queste pietre? Le fanno fiorire affinché gli sguardi si aprano su panorami già conosciuti ma che non abbiamo mai visto in questa forma.
Partecipano: Sonia Andresano, Lucia Bricco, Sauro Cardinali, Virginia Dal Magro, Iginio De Luca, Matteo De Nando, Danilo Fiorucci, Monica Palma, Elena Nonnis, Angelo Pretolani, Roberto Rossini.
La Veglia del già stato e del non ancora è una produzione originale di Spina-A Enhancing People, Associazione Culturale no profit ideatrice e organizzatrice di Gecko Fest.
Il Festival nasce nel 2019 a Spina, piccolo borgo del comune di Marsciano (Perugia) restituito alla comunità̀ undici anni dopo il terremoto del 2009, con il fine di raccontare in tutti i settori del vivere umano, il concetto di Ripartenza. Che prende avvio proprio da quelle “scosse” fisiche ed esistenziali che, come avvenuto per il Borgo che lo ospita, non annichiliscono ma possono trasformarsi in rinnovata energia ed elemento propulsivo per una nuova progettualità.
Al centro della quarta edizione, dal 9 all’11 settembre 2022, racconti, esperienze, conoscenze di chi attraverso la scienza, l’arte, l’economia, il pensiero è alla ricerca di nuove rotte di navigazione per un rinnovato rapporto con il Pianeta, bene comune.