27 Luglio 2022

Ucraina, uomo d’affari: “Ho perso tutto, ora faccio il volontario per ricostruire il Paese”

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Ucraina, uomo d'affari: "Ho perso tutto, ora faccio il volontario per ricostruire il Paese"

(Adnkronos) – “Avevo un’azienda di consulenza molto importante in Ucraina, la ‘Svitla Meta’ con sette uffici dislocati in tutto il Paese. Quando il mio ufficio è stato bombardato, tutto si è fermato. Non mi sono perso d’animo, come altri mi sono reinventato e ho creato un’organizzazione di volontariato che si occupa della ricostruzione della mia regione, Chernihiv”. A raccontare la sua storia all’Adnkronos è Dmytro Tkachenko, cofounder della societĂ  ucraina ‘Svitla Meta’ e ricco uomo d’affari, che dopo lo scoppio della guerra su vasta scala si è dovuto ripensare, e l’ha fatto nell’ottica di aiutare il suo Paese martoriato dalla guerra. “In questo momento mi trovo in Sicilia -rivela Tkachenko- La mia organizzazione, che ho voluto chiamare ‘Obiettivo di Luce’, si occupa della ricostruzione delle scuole e degli asili, dell’illuminazione, e di altri aspetti di fondamentale importanza per la regione”.  

L’attivitĂ  consiste, spiega l’imprenditore, soprattutto nel reperire fondi e sponsor. “Abbiamo giĂ  trovato partner che ci hanno dato in totale 10 milioni di dollari, e in questo momento mi trovo all’estero perchĂ© mi sto occupando dell’acquisto di un aereo per le Forze Armate dell’Ucraina”. L’uomo d’affari spiega meglio: “Il velivolo dovrĂ  trasportare i soldati feriti che hanno perso degli arti e hanno bisogno di protesi, e si occuperĂ  del trasporto dei soldati fuori dall’Ucraina per ricevere assistenza. Tutto questo avviene in accordo con le forze militari del Paese. Abbiamo molti donatori perchĂ© abbiamo guadagnato affidabilitĂ . Il mio ruolo è di controllare tutto”. L’imprenditore spiega che “ci sono tante persone i cui affari sono stati distrutti, danneggiati, saccheggiati, e che in questo momento cercano di andare all’estero con tutti i mezzi e ricominciare da capo”. Sono molti i beni di prima necessitĂ  di cui il Paese ha bisogno. “Sono talmente tanti che cambiano in continuazione -dice l’uomo d’affari- dal carburante a basso costo, ai concimi per gli agricoltori”.  

Tkachenko si rivolge poi agli imprenditori italiani per un appello: “Chiedo a tutti i colleghi imprenditori italiani di venirci incontro, di non pensare soltanto ai soldi. Chiedo di lavorare e magari guadagnare un po’ meno, ma aiutarci a risollevare il nostro business in Ucraina”. L’imprenditore spiega: “Non voglio generalizzare dicendo che gli imprenditori italiani debbano fare dei favori all’Ucraina, ma magari potrebbero differenziare le imprese che in questo momento stanno lavorando per il bene del Paese e aiutarle”. Un esempio? “In questo momento stiamo vendendo dei pallet di legno, ma gli italiani per qualche motivo non li vogliono acquistare, li abbiamo venduti ai polacchi che li hanno acquistati per aiutarci e sono stati molto disponibili -racconta- Chiedo di venirci incontro, qualsiasi Paese potrebbe trovarsi in una situazione complicata, e quando accade fa piacere che gli altri Paesi siano solidali e ti aiutino”. 

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