(Adnkronos) –
Nel 2021 si registrano timidi segnali di ripresa del settore turistico e dunque anche sul gettito della tassa di soggiorno, che hanno portato ad un incasso complessivo di 266 milioni di euro si tratta di un aumento del +14,62% sul 2020 quando si è registrato un crollo ma è ancora insufficiente per ritornare ai livelli del 2019. Il gettito 2021 si è fermato a quota 266 milioni ed è stato quindi inferiore del 41% rispetto all’ultimo anno pre-Covid. E’ quanto emerge da un rapporto del Centro Studi Enti Locali (Csel) elaborato per l’Adnkronos. Â
Nei primi 10 comuni in ordine decrescente di incasso si registrano alcuni cambiamenti, al di lĂ dei primi 3 posti che rimangono occupati da Milano, Firenze e Venezia che hanno incassato, nell’ordine, 17,6 milioni, 15,3 e 10,6 milioni. L’analisi riguarda tutti i Comuni che hanno istituito l’imposta, ad eccezione degli enti che applicano il contributo di soggiorno (Roma Capitale) e il contributo di sbarco (isole minori).Â
In generale, anche nelle posizioni successive, si registra un incremento di gettito a favore delle localitĂ balneari a scapito delle CittĂ d’arte. Il Comune di Rimini, in quarta posizione, ha incassato poco meno di 7 milioni, seguito da Jesolo (poco meno di 4,9 milioni), Bologna (3,9 milioni), Napoli (3,5 milioni), Cavallino-Treporti (3,5 milioni), San Michele al Tagliamento (quasi 3,4 milioni) e Riccione (3,3 milioni). Â
La ripartizione geografica degli incassi si conferma in linea alle annualitĂ precedenti. In testa le regioni del nord est con oltre 109 milioni, seguite da quelle del nord-ovest (46,8 milioni) e quelle centrali (45 milioni). Chiudono il cerchio Sud e Isole con 39,1 e 25,9 milioni. Per quanto riguarda la ripartizione tra Regioni, il Veneto si conferma al primo posto con 43,3 milioni, il Trentino-Alto Adige al secondo con oltre 35 milioni e la Toscana che torna sul podio con 33,8 milioni a scapito della Lombardia, ferma a quota 31,1. Nel 2021 si evidenzia una sostanziale ripresa degli introiti dell’imposta, con performance positive da parte della Sardegna (+73,95%), Friuli (+49,24%) e Liguria (+34,43%), ma anche con situazioni di maggiori difficoltĂ rispetto al 2020 per quanto riguarda Valle d’Aosta (-38,92%), Lazio (-24,27%) e Piemonte (-24,27%).Â