7 Maggio 2022

Ucraina, slitta ancora accordo su nuove sanzioni Ue

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Ucraina, slitta ancora accordo su nuove sanzioni Ue

(Adnkronos) – Guerra in Ucraina, il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia slitta ancora. Non ci sarà neanche oggi l’accordo tra gli Stati Ue sulle misure, che comprendono un embargo graduale sulle importazioni di petrolio da Mosca. A quanto apprende l’Adnkronos, il Coreper, il comitato che riunisce i rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue, dovrebbe riunirsi domani, probabilmente a metà giornata, per fare il punto sull’embargo al greggio russo, con l’intenzione di adottare il pacchetto tutto insieme.  

Le discussioni tra la Commissione, la presidenza del Consiglio Ue e gli Stati membri interessati dalle proroghe, tra cui Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, continuano. Sull’embargo al petrolio non ci sarebbe un blocco di tipo politico, bensì la necessità di trovare le modalità che permettano di garantire fonti alternative di approvvigionamento ai Paesi che sono più dipendenti dal petrolio russo, che arriva loro via oleodotto.  

Non si tratta, dunque, di una cosa facile. Gli aspetti da mettere a punto sono numerosi: problemi tecnologici, come la necessità di ‘ritarare’ su altri greggi le raffinerie che finora hanno lavorato il petrolio proveniente dalla Russia; problemi di approvvigionamento, perché per Paesi che sono molto dipendenti dal petrolio russo e che non hanno sbocchi al mare trovare nuovi fornitori non è semplice; questioni di finanziamento, perché mettere a punto gli impianti costa tempo e denaro; problemi di infrastrutture, perché gli oleodotti non si costruiscono in pochi mesi. 

Pertanto, i Paesi più dipendenti dal petrolio russo dovranno proseguire il lavoro già iniziato con gli Stati membri circostanti, con la Commissione Europea e con le aziende del settore. Si continua dunque a discutere delle modalità pratiche per rendere una misura come l’embargo (entro sei mesi per il greggio russo, entro fine anno per i prodotti raffinati, con proroghe per alcuni Paesi) praticabile per tutti e questo richiede molto lavoro, data la complessità della materia. Sugli altri componenti del pacchetto sanzionatorio (la disconnessione da Swift di Sberbank e di altre banche, le designazioni individuali, tra cui il patriarca ortodosso Kirill e Alina Kabaeva, considerata la compagna di Putin, il bando di tre emittenti televisive russe e alcune misure settoriali) i lavori sono a buon punto.  

Domani dunque il Coreper dovrebbe riunirsi per constatare che i punti diversi dal petrolio sono oramai acquisiti e per fare il punto sull’embargo al petrolio e sulle discussioni in corso, con l’obiettivo di approvare il pacchetto nel suo insieme, prima del 9 maggio, giorno in cui la Russia festeggia la vittoria sul Terzo Reich e i suoi alleati. 

  

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