1 Dicembre 2021

Covid, Pregliasco: “Altre regioni in zona gialla per Natale”

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Covid, Pregliasco: "Altre regioni in zona gialla per Natale"

Altre regioni in zona gialla per Natale. A pensarla così è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, a ‘Non Stop News’ su Rtl 102.5. “Temo che la colorazione gialla arriverà anche su altre regioni, credo che tutto questo ancora è un qualcosa in divenire. La vaccinazione e la rivaccinazione” anti-Covid “sono un mantenimento e un ricordo che c’è ancora il virus, quindi mantenere quel nuovo ‘galateo’ con grande attenzione in questo momento io credo e spero ci permetterà di far scavallare la notte. E metaforicamente la nottata è questo inverno. Spero possa essere l’ultima battaglia importante, salvo altre varianti cattive che dovessero emergere”.  

“I virus sono parassiti assoluti, carogne che sfruttano il meccanismo di replicazione” delle cellule “di cui di servono”. Di fronte alla nuova variante Omicron di Sars-CoV-2, “il fatto che i dati ad oggi ci dicano che la sintomatologia delle persone contagiate è lieve ci fa ben sperare. Bisogna aspettare un po'” per capire “la tenuta” o la “possibile riduzione dell’efficacia dei vaccini” oggi disponibili. Tuttavia “i dati preliminari di Israele preliminari anche qui ci confortano, dicendo che con tre dosi la risposta è buona”, ha sottolineato il virologo . 

Omicron è stata sopravvalutata? “Ci sta l’emozione – ha risposto il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano – perché ogni cosa che è legata al Covid ci coinvolge direttamente. Ben venga il fatto di rimarcare che il virus è ancora tra noi, che c’è questa evoluzione naturale del virus, perché tutti i virus cercano spazi di diffusione nel loro ‘mercato’. Purtroppo questo mercato siamo noi. La speranza, da alcuni segnali che emergono ma” sono “tutti da confermare, è che questa variante in fondo sta cercando di essere più benevola con l’organismo: è convenienza di un virus quella di sfruttare al meglio l’ospite che decide di parassitare”. 

E’ giusto “dal punto di vista istituzionale” evidenziare la “necessità di mantenere molto alta l’attenzione e la capacità di tracciamento che è già in difficoltà. Le zone gialle che si stanno colorando – ha osservato l’esperto – rappresentano il fatto che l’incidenza della malattia aumenta e, nel momento in cui ci sono tanti casi, questo isolamento dei focolai diventa più difficile”. 

Quanto alle “campagne future di vaccinazione” contro Covid-19 vanno immaginate “come quelle dell’influenza: non più un’offerta a livello generalizzato per tutta la popolazione, ma” finalizzata a “proteggere le persone più fragili”, ha affermato ancora Pregliasco. “Questo virus rimarrà con noi”, ha ribadito il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano. E’ questo il messaggio che arriva dalla comparsa della nuova variante Omicron e “anche da questo momento di rialzo dell’incidenza facilitato dalla meteorologia, dagli sbalzi termici, dallo stare al chiuso, dalle aperture, che finora è stato possibile attuare grazie ai vaccini. Però appunto: vaccinazioni successive per i fragili, i nuovi farmaci, e io credo che potremmo convivere meglio con questo virus”, auspica l’esperto. 

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