29 Novembre 2021

Reclami alla TIM: per disservizi o per addebiti non dovuti? Chiarimenti e consigli dell’avv. Davide Vendramin di Aiuto Telefoni.

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Reclami alla TIM: per disservizi o per addebiti non dovuti? Chiarimenti e consigli dell’avv. Davide Vendramin di Aiuto Telefoni.

Sono diverse le procedure e le tutele consigliate per ottenere successo quando si inviano dei reclami alla TIM. Ce ne parla l’esperto legale dell’associazione nazionale che se ne occupa da anni.
 

Bologna, 29 novembre 2021 – L’Avv. Davide Vendramin esperto di Aiuto Telefoni, associazione di consumatori che opera su tutto il territorio nazionale, ci spiega come inviare un reclamo a TIM. 

Occorre dividere i reclami in due diverse categorie: 

1. I reclami per la contestazione di fatture 

2. Quelli per un problema nella fornitura del servizio (interruzione della linea, mancata migrazione, ritardo nel trasloco ecc) 

I reclami per contestazione fatture
 

Nella prima categoria si pongono i reclami di tipo “amministrativo”. 

In questi casi chiamare il call center serve a poco o a nulla.  

La contestazione della fattura di Telecom va fatta per iscritto, entro la scadenza della stessa, conservando la prova dell’invio del reclamo (ricevuta raccomandata AR, ricevuta di accettazione e consegna pec o rapporto di trasmissione fax). 

Infatti, quando si scrive un reclamo non bisogna farlo solo nella speranza che TIM ci dia ragione, perché spesso può non essere così. Il reclamo va scritto con la consapevolezza che quel reclamo potrebbe diventare una prova in una futura controversia. Pertanto è necessario poter documentare di aver preso posizione sul punto. 

Nel reclamo è necessario scrivere i propri dati, in modo che TIM ci possa identificare (nome, cognome, codice fiscale, codice cliente o numero di telefono), indicare gli estremi della fattura da contestare e spiegare in modo discorsivo i motivi della contestazione. Non servono particolari formule sacramentarie, si tratta di un semplice reclamo che rappresenti a TIM la posizione del consumatore. Per maggiori informazioni e per gli indirizzi di invio dei reclami si legga questo articolo. 

Dopo aver inviato il reclamo è opportuno pagare almeno la parte non contestata della fattura, altrimenti si rischia la sospensione del servizio. 

I reclami per disservizi
 

Logica completamente diversa hanno i reclami per i disservizi della linea. In questo caso il reclamo è caratterizzato da profili di urgenza. E’ evidente che inviare una raccomandata a Tim per dirle che la nostra linea non funziona ci esporrebbe ad un’attesa incongrua. 

In questo caso, quindi, occorre la segnalazione. A differenza del reclamo amministrativo, la segnalazione si può (e si deve) fare tramite call center o tramite app (Approfondimenti e recapiti a questo link). 

Anche in questo caso però diventa fondamentale il tracciamento. Occorre farci rilasciare il codice identificativo reclamo, chiedendolo all’addetto del call center (come prevede la delibera Agcom 79/09/CSP, art. 4, lett. I)). 

Questo è necessario per tre motivi: 

1. per verificare che TIM abbia effettivamente aperto l’esigenza tecnica 

2. per poter, nelle successive telefonate, far riferimento a quel numero per essere aggiornati sugli sviluppi 

3. Per precostituirsi la prova della segnalazione, necessaria per ottenere gli indennizzi in sede Corecom. 

Contatti: Ass. Aiuto Telefoni – https://www.risarcimenti-telecomunicazioni.it/
 

Credit photo Gino Tafuto
 

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