🔴In occasione della giornata che ricorda le donne vittime di violenza, oggi scelgo un film che racconta nella sua complessità un esempio di clima violento che confonde, manipola e ingabbia la vittima nel circuito vizioso dell’amore tossico:
“Primo Amore” (2004, M. Garrone)
🎬”ti immaginavo più magra (…) quando c’è il corpo non c’è la mente, quando c’è la mente non c’è il corpo”
💁Parole tossiche e malsane quelle delle prime battute tra il protagonista di questo film e la compagna. Vittorio ha un’ossessione per i corpi sottili, non a caso, questo film prende vita dal romanzo autobiografico “Il cacciatore di anoressiche”.
👉L’obiettivo dell’uomo è quello di partire dal corpo per plasmare la mente della sua compagna e renderla ossuta, minuta, quasi trasparente. Non c’è molto dialogo tra i due bensì un insinuarsi lenta e inesorabile routine di violenza domestica.
✍️Nel film si vuole riscattare la vittima purtroppo la storia di cronaca vera (italiana) riporta l’omicidio della donna con 22 coltellate. Al processo l’omicida ammette:
«Volevo il controllo totale su Barbara, come se fosse stata una parte di me, una mia protesi. L’avrei portata alla morte certa per denutrizione, non importandomi più niente di nulla compresa la mia stessa vita. Lei mi dava quell’illusione di completezza, sia nel corpo che nella mente, tanto mi sentivo fuso con lei e nello stesso tempo regista onnipotente della situazione» (fonte web).
👉Controllo e Isolamento sono segni inequivocabili di violenza che spesso incoraggiano idee deliranti di onnipotenza e si concludono nell’atto estremo della aggressione fisica.
👉È importante riconoscere questi segnali, è importante sapere queste dinamiche per poter aiutare le vittime che purtroppo ancora oggi sono ignorate nei timidi tentativi di richiesta di aiuto.
➡️1522 è il numero di pronto aiuto
Oppure si può contattare il #centroantiviolenza di zona che può offrire consulenza psicologica, assistenziale oltre che legale.