11 Luglio 2021

Variante Delta, crescono i contagi: è allerta internazionale

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Variante Delta, crescono i contagi: è allerta internazionale

Variante Delta, è “allerta internazionale” dopo l’aumento dei contagi da coronavirus in Italia ed Europa. A preoccupare sono in particolare Spagna e Portogallo, ma anche la Russia, fra focolai e casi di ritorno tra turisti e tifosi. Per questo il ministero della Salute italiano ha diffuso una circolare che detta le misure e le raccomandazioni proprio alla luce di una ‘Allerta internazionale variante Delta: incremento dei casi Covid-19 in diversi Paesi europei’. 

“L’allentamento delle misure di controllo nelle ultime settimane – si legge nel documento firmato dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza – ha generato un aumento della mobilità delle persone a livello nazionale e internazionale, portando a un aumento delle interazioni sociali della popolazione. Nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante”.  

Per questo, “al fine di contenerne ed attenuarne l’impatto, è importante” innanzitutto “mantenere l’incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di Sars-CoV-2, per individuare precocemente e controllare l’evoluzione di varianti genetiche nel nostro Paese”. (segue) 

“Alla luce di quanto sopra riportato, vista l’attuale distribuzione delle varianti del virus Sars-CoV-2, si raccomanda pertanto di: continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus Sars-CoV-2 – elenca la circolare ministeriale – rafforzare le attività di tracciamento dei casi e dei contatti di caso; applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le previste misure di contenimento della trasmissione, che le misure di isolamento e quarantena in caso di Voc (Variante di preoccupazione, ndr) Delta sospetta o confermata, per le quali si rimanda alla Circolare n. 22746 del 21 maggio 2021”. 

Ancora, il dicastero raccomanda di “applicare le indicazioni della circolare del ministero della Salute n. 3787 del 31 gennaio 2021, sequenziando prioritariamente i campioni provenienti da: soggetti vaccinati contro Sars-CoV-2 che successivamente si infettano nonostante lo sviluppo di una risposta immunitaria al vaccino; soggetti in contesti ad alto rischio, quali ospedali nei quali vengono ricoverati pazienti immunocompromessi positivi a Sars-CoV-2 per lunghi periodi; casi di reinfezione; soggetti in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti Sars-CoV-2; in caso di aumento dell’incidenza o cambiamento nella trasmissibilità e/o virulenza dell’infezione in un’area; soggetti appartenenti a cluster per valutare la catena di trasmissione e/o l’efficacia di strategie di contenimento dell’infezione”. 

Infine, è necessario “garantire strategie vaccinali che tengano conto della possibile minore protezione contro le infezioni da variante Delta dopo una sola dose di vaccino, dell’efficacia sostenuta della vaccinazione completa e della necessità di effettuare una vaccinazione completa contro Covid-19 il prima possibile, se è disponibile, negli individui a rischio di grave infezione”. 

LE PREVISIONI: DELTA AL 90% A FINE AGOSTO – “Sulla base delle ultime evidenze disponibili, si prevede che in Europa il 70% delle nuove infezioni da Sars-CoV-2 sarà dovuto alla variante Delta (B.1.617.2) entro l’inizio di agosto e il 90% entro la fine di agosto”. Queste le stime riportate già diffuse dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattia (Ecdc).  

“Qualsiasi allentamento durante i mesi estivi della severità delle misure non farmacologiche in atto nell’Ue/Spazio economico europeo all’inizio di giugno, senza un contemporaneo aumento dei livelli di vaccinazioni complete nella popolazione – si legge nel documento firmato dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza – potrebbe portare ad un repentino e significativo aumento dei casi Covid-19 giornalieri in tutte le fasce d’età, e soprattutto in quelle sotto i 50 anni, con un incremento associato dei ricoveri e decessi”. 

SPAGNA E PORTOGALLO – C’è in particolare l’aumento delle infezioni Sars-CoV-2 nella Penisola Iberica sotto i riflettori delle autorità sanitarie di diversi Paesi Ue e anche del ministero della Salute italiano. “Nelle ultime ore diversi Paesi europei hanno segnalato un incremento dei casi confermati Covid-19 da variante B1.617.2 (Delta)”, si legge nel documento che elenca le situazioni più attenzionate.  

“Le autorità sanitarie dei Paesi Bassi – riferisce il ministero – riportano un notevole aumento di infezioni da Covid-19 tra studenti di ritorno da Palma di Maiorca (Spagna) e dall’Algarve (Portogallo) dopo una breve vacanza. Tra l’8 e il 13 giugno 2021, sono stati registrati 81 casi su 16 voli di ritorno da Palma di Maiorca, e 60 casi su 14 voli provenienti da Faro, in Portogallo. Nello stesso periodo, il sistema di sorveglianza generale dei Paesi Bassi ha rilevato 205 casi in persone di età tra i 15 e i 19 anni con una storia di viaggio recente in Spagna o Portogallo. In queste destinazioni sono probabili contatti stretti e frequenti con altri individui della stessa fascia d’età e, considerando che la maggior parte di loro non è (ancora) vaccinata, i rischi di trasmissione potrebbero essere alti”.  

“Le autorità sanitarie spagnole – prosegue la circolare ministeriale – hanno notificato un ampio focolaio di Covid-19 tra gli studenti spagnoli di ritorno dalle Isole Baleari. All’8 luglio sono stati registrati 3.073 casi positivi e 8.656 contatti con un collegamento a Maiorca e 1.965 casi con 5.824 contatti con collegamento ad altre destinazioni (tra cui principalmente Minorca, Tenerife, Salou, Lloret de mar e Malaga). Il sequenziamento è in corso; l’analisi preliminare ha mostrato, per la maggior parte dei campioni, la presenza di variante Alfa e, in numero inferiore, di variante Delta”.  

“Tutti i casi primari – si precisa – hanno riferito la partecipazione ad attività di svago, come eventi organizzati su larga scala (concerti, feste), frequentazione di hotel, pub, club e altri luoghi con interazioni sociali strette e prolungate senza seguire misure di prevenzione. Sono stati identificati almeno 726 casi secondari, che hanno colpito anche persone di età più avanzata”. 

“Diversi Paesi europei hanno identificato casi tra i giovani cittadini che avevano viaggiato verso queste destinazioni”, rimarca il ministero della Salute. “La Spagna segnala, inoltre – aggiunge – un notevole aumento dei casi con un’incidenza cumulativa negli scorsi 14 giorni di 252/100mila casi confermati, con valori di incidenza cumulativa in 14 giorni che raggiungo 800/100mila nella fascia d’età tra i 12 e i 29 anni. La maggior parte dei nuovi casi identificati si stanno verificando nella popolazione giovane non vaccinata, in molti casi legati ad eventi di svago superdiffusivi in ambienti chiusi, dove grandi gruppi di persone provenienti da luoghi diversi (sia spagnoli che stranieri) trascorrono insieme molto tempo senza seguire le previste misure di prevenzione. Altre fasce d’età iniziano ad essere interessate da questo aumento, soprattutto quelle in cui la vaccinazione non è ancora completa”.  

Per questo “le autorità sanitarie spagnole stanno valutando nuove restrizioni nelle diverse comunità autonome per controllare la situazione e raccomandano di cancellare tutti i viaggi di questo tipo con destinazione Maiorca”. 

RUSSIA – “Le autorità sanitarie finlandesi riferiscono di numerosi casi di Covid-19 tra i circa 4.500 tifosi di Uefa Euro 2020 di ritorno dalle partite in Russia”, ricorda ancora il ministero. 

“La maggior parte del traffico di ritorno in Finlandia – si legge nel testo, firmato dal direttore generale Prevenzione del dicastero, Giovanni Rezza – ha avuto luogo tra il 21 e il 25 giugno 2021. A partire dal 1° luglio 2021, sono stati notificati 481 casi confermati tra i passeggeri di ritorno dalle partite a San Pietroburgo e 165 casi secondari. L’analisi di un sottoinsieme di campioni prelevati dai casi di tifosi positivi ha confermato la presenza di variante Delta in tutti i casi finora sequenziati”. 

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