9 Luglio 2021

Scuola, Ecdc: “Chiusura sia extrema ratio”

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Scuola, Ecdc: "Chiusura sia extrema ratio"

Chiudere le scuole per combattere la pandemia di Coronavirus per i governi dovrebbe essere “l’extrema ratio”, perché gli impatti “negativi” sui ragazzi e sulla società intera della serrata delle scuole “superano i benefici”. Pertanto, è “imperativo” che ci sia “un elevato livello di preparazione nel sistema educativo per l’anno scolastico 2021-22”. Lo sottolinea l’Ecdc, l’equivalente europeo dei Cdc di Atlanta, in un rapporto pubblicato oggi.  

“Il consenso generale – scrive il Centro europeo per il controllo delle malattie – resta che la decisione di chiudere le scuole per controllare la pandemia di Covid-19 dovrebbe essere l’extrema ratio. Gli impatti negativi fisici, mentali ed educativi sui bambini delle chiusure, come pure l’impatto economico sulla società, supererebbero probabilmente i benefici”. “Considerato il probabile continuo rischio di trasmissione” del Sars-CoV-2 “tra i bambini non vaccinati, è imperativo” preparare bene l’anno scolastico 2021-22, perché non sia come il 2020-21. 

E’ “importante” che nelle scuole vengano dispiegate “strategie per testare” gli alunni per trovare positivi al Sars-CoV-2, “isolarli” e procedere al “tracciamento” e alla “quarantena dei loro contatti”, sottolinea l’Ecdc. Quando vengono identificati dei casi positivi, consiglia, la scuola “dovrebbe essere informata, dovrebbe iniziare il tracciamento dei contatti e dovrebbe essere considerata l’opportunità di testare i contatti stretti, idealmente con test rapidi”.  

La chiusura delle scuole, come “extrema ratio”, “può contribuire alla riduzione della trasmissione del Sars-CoV-22, ma “di per sé è insufficiente a prevenire la trasmissione in comunità del virus, in assenza di altri interventi non farmaceutici e dell’allargamento della copertura vaccinale”. 

Inoltre, “l’efficacia delle chiusure delle scuole sembra essere calata nella seconda ondata rispetto alla prima, forse a causa di migliori misure igieniche negli ambienti scolastici”, conclude il Centro, che ha sede vicino a Stoccolma. 

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