9 Luglio 2021

Raffaella Carrà, oggi i funerali

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Raffaella Carrà, oggi i funerali

I funerali di Raffaella Carrà si terranno oggi alle 12 nella basilica di Santa Maria all’Ara Coeli a Roma. In molti vorranno darle l’ultimo saluto, dopo che gran parte del Paese l’ha voluta accompagnare con due giorni di lutto, con il corteo prima nei punti simbolici della sua vita e della sua carriera e, poi, con la camera ardente. In Campidoglio è stato anche allestito un maxischermo per seguire in diretta le esequie che saranno trasmesse in diretta su Rai1.  

Tantissimi gli omaggi del mondo della tv e dello spettacolo, oltre a quelli della gente comune. Tanti tantissimi i fiori attorno al suo feretro a testimoniare il grande amore dei suoi fan, amici e colleghi. Tra tutti spicca il grande cuore di rose rosse di Sergio Japino, suo compagno di vita.  

“Raffaella era speciale, unica, dal talento indiscusso e dalla sensibilità incredibile” dice una commossa Carmen Russo. “C’era sempre, era un’amica. A Enzo (Paolo Turchi, ndr.) che l’ha conosciuta prima, di me disse: ‘finalmente hai trovato una ragazza che ti ha messo la testa a posto’…”.  

 

Nata a Bologna il 18 giugno 1943 come Raffaella Maria Roberta Pelloni, la ballerina e cantante, dopo il debutto in televisione in “Tempo di danza” (1961), al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale “Scaramouche” (1965), nel 1970 approdò a Canzonissima, divenendo nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero. 

Notevole successo ottenne nel 1984 con “Pronto, Raffaella”, che raggiunse ascolti straordinari per la fascia meridiana. Conduttrice di “Domenica in” (1986) sempre per la Rai, nel 1987 passò per un breve periodo a Canale 5, per poi tornare nel 1991 a Raiuno con la trasmissione “Fantastico 12”. Dopo una parentesi di quattro anni a Madrid, dove portò il programma “Hola Raffaella” per la televisione spagnola, è rientrata in Italia nel 1995 riproponendosi con successo in “Carramba! Che sorpresa” (1995-97 e 2002), trasmissione ispirata al varietà britannico “Surprise, surprise”. 

Ha quindi continuato a raccogliere consensi presentando “Carramba! Che fortuna” (1998-2000 e 2008) e “Segreti e … bugie” (1999), sempre su Raiuno. Nel 2001 ha condotto il Festival di Sanremo, nel 2004 il programma “Sogni”, mentre dedicato alle adozioni a distanza è stato “Amore” del 2006. Nel 2007 è uscito “Raffica Carrà”, raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Raidue come coach del talent show “The Voice of Italy” ed è uscito il suo ultimo album “Replay”. Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent show “Forte forte forte” e ha interrotto la sua partecipazione a “The Voice of Italy”, ripresa l’anno successivo. Del 2019 è il suo ultimo programma “A raccontare comincia tu” su Raitre. 

Raffaella Carrà è stata una grande innovatrice della storia del piccolo schermo. Nei varietà televisivi, ad esempio, fin dagli esordì, ha inserito per prima sequenze di canto e danza ispirate ai musical di Broadway. Ha reso le sigle dei programmi tv, partendo da ‘Ma che musica maestro’ di ‘Canzonissima’, dei grandi successi con milioni di dischi venduti. 

Ha provocato scandalo con il primo ombelico mostrato sulla tv di Stato e con il ‘Tuca Tuca’. E’ stata la prima ad indossare un abbigliamento che oggi è classificato come “proto-glam”. Il suo caschetto biondo ha cambiato il look di milioni di donne. Con il brano ‘Luca’ per la prima volta ha parlato di omosessualità in modo diretto e leggero, e non sorprende, quindi, se la Carrà sia diventata un’icona gay internazionale. 

Ha insegnato alle donne che avere il libero arbitrio in camera da letto non era scandaloso, con canzoni come ‘A far l’amore comincia tu’. Ha lanciato inni alla sessualità con brani come ‘Tanti Auguri’ (“ma girando questa terra io mi sono convinta che non c’è odio, non c’è guerra quando a letto l’amore c’è… Com’è bello far l’amore da Trieste in giù, l’importante è farlo sempre con chi hai voglia tu”). 

 

”E’ contro la mia natura ‘to mourn’ pubblicamente … Non l’ho mai fatto, neppure quando sono mancati gli affetti di famiglia. Credo faccia parte della mentalità di noi americani, che siamo molto diversi in questo dal carattere Latino” scrive Heather Parisi su Instagram rispondendo, senza fare nomi, ai tanti follower che l’hanno criticata per non aver ricordato Raffaella Carrà. L’ex showgirl, nel giorno dei funerali della Carrà, posta un video che la ritrae malinconica mentre si affaccia da un traghetto ad Hong Kong dove vive col marito e i figli. ”In questa occasione – prosegue la Parisi – l’ho fatto per una ragione in più, un patto e una promessa: quella di mantenere ‘nostro’ ciò che è stato ‘nostro’. E se la gente non capisce?… ce ne faremo una ragione. In silenzio spesso si dice di più che con mille parole”. 

“In un prossimo futuro i produttori cercheranno di raccontare in una serie la grande storia professionale e umana di Raffaella. Credo che presto ce lo chiederanno anche dalla Spagna e dall’Argentina, dove è amatissima” dice al Messaggero Giancarlo Leone, dal summit dei produttori di Matera. “Sarebbe interessante riflettere sul ruolo che ha avuto – aggiunge l’ex dirigente Rai e presidente dell’Associazione italiana dei produttori di audiovisivo – raccontando la storia della tv italiana attraverso la sua vita”.  

“Nella sua carriera individuale – prosegue Leone – tre grandi periodi. Il primo è quello della scoperta: gli anni Settanta, da quando affianca Mina nel varietà ‘Mille luci’ fino alle edizioni di ‘Canzonissima’. Poi gli Ottanta con ‘Fantastico’, ‘Pronto, Raffaella?’ e ‘Domenica In’, quando si accende la sua stella. Infine i Novanta, anni in cui è così intelligente da reinventarsi con ‘Carramba’. Maria De Filippi le deve molto: l’emotainment (l’intrattenimento delle emozioni, ndr.) lo ha fatto per primo Carrà”. 

 

 

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