20 Luglio 2021

Covid, Speranza: “In emergenza sì a uso pubblico di brevetti”

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Covid, Speranza: "In emergenza sì a uso pubblico di brevetti"

“Con un emendamento approvato alla Camera, in caso di emergenza sanitaria, sarà possibile l’uso pubblico di un brevetto o altri diritti di proprietà intellettuale per farmaci o dispositivi che dovessero diventare essenziali. E’ un passo giusto che mette la vita delle persone davanti a tutto”. Così su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza, dopo l’approvazione, ieri, di un emendamento al Dl Semplificazioni sul tema delle licenze obbligatorie. 

“Dopo mesi di battaglie, oggi (ieri, ndr.) in Commissione Bilancio abbiamo conseguito un risultato straordinario che può segnare una svolta nella produzione dei vaccini e nella lotta al Covid-19: è stato approvato un emendamento a mia prima firma al Dl Semplificazione, riformulato dal Governo e dunque con accordo politico di tutta la maggioranza, che introduce in Italia lo strumento delle licenze obbligatorie per determinati medicinali e dispositivi medici in caso di emergenza nazionale. In sostanza, il Governo potrà obbligare i possessori di un brevetto o altri diritti in esclusiva a concedere l’uso allo Stato o ad altri soggetti”. Lo dichiarava ieri la deputata ed ex ministro della Salute, Giulia Grillo, intervenendo al convegno alla Camera dei deputati dal titolo ‘Licenze obbligatorie, l’Italia è pronta?’ a cui, tra gli altri, ha partecipato il farmacologo Silvio Garattini.  

“E’ un argomento su cui ho lavorato tantissimo – continua Grillo – un formidabile strumento per difendere il diritto alla salute senza ledere il diritto alla proprietà intellettuale. La formula trovata è equilibrata e ne circoscrive l’utilizzo. Per altro, siamo particolarmente orgogliosi del risultato raggiunto, e per questo va ringraziato anche il capogruppo Davide Crippa che ha sostenuto questa battaglia, perché l’obiettivo era già inserito nel programma elettorale del Movimento 5 Stelle che ho contribuito a scrivere. Queste battaglie si fanno non per il consenso elettorale ma perché sono giuste”, conclude. 

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