21 Luglio 2021

Covid, Oms: “Tragica nuova ondata”

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Covid, Oms: "Tragica nuova ondata"

“Chiunque pensi che la pandemia” di Covid “sia finita, perché dove risiede è finita, vive nel paradiso degli sciocchi”. Lo ha affermato a Tokyo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel suo intervento alla 138esima sessione del Comitato olimpico internazionale (Cio). “I vaccini sono strumenti potenti ed essenziali. Ma il mondo non li ha usati bene”, ha ribadito il Dg Oms, tornando a denunciare il protrarsi di una sostanziale iniquità vaccinale. Anche per queste disuguaglianze nell’immunizzazione della popolazione mondiale, “a 19 mesi dall’inizio della pandemia e a 7 mesi dall’approvazione dei primi vaccini – ha avvertito – ci troviamo ora nelle prime fasi di una nuova ondata di infezioni e decessi. Questo è tragico”. 

Sono 3,4 milioni i nuovi casi di Covid-19 segnalati a livello globale dal 12 al 18 luglio, in aumento del 12% rispetto ai precedenti 7 giorni monitorati dall’Organizzazione mondiale della sanità nel suo report settimanale sull’andamento della pandemia. L’incidenza è salita da 400mila contagi giornalieri a circa 490mila, e dopo un calo costante proseguito per più di 2 mesi, il numero di morti smette di scendere e si attesta a quasi 57mila decessi nel periodo considerato. 

Nell’ultima settimana, 4 regioni dell’Oms (tutte tranne Americhe e Africa) hanno riportato un aumento dell’incidenza delle infezioni da Sars-CoV-2 – si legge nel rapporto – La regione Pacifico occidentale ha registrato l’incremento maggiore (+30%), seguita da regione Europea (+21%), Sud-Est asiatico (+16%) e Mediterraneo orientale (+15%). Il morti sono cresciuti nel Sud-Est asiatico (+12%) e nel Pacifico occidentale (+10%), mentre le regioni Africa, Mediterraneo orientale ed Europa hanno riportato un numero di decessi simile alla settimana precedente; nelle Americhe si registra invece una riduzione del 6%. 

“Nonostante gli sforzi in atto per estendere la copertura vaccinale – segnala l’agenzia ginevrina – molti Paesi in tutte e 6 le regioni Oms continuano a mostrare impennate nei casi di Covid-19”. Nell’ultima settimana, il numero più alto di nuovi contagi lo ha avuto l’Indonesia (350.273 casi, +44%), seguita da Regno Unito (296.447 casi, +41%), Brasile (287.610 casi, -14%), India (268.843 casi, -8%) e Usa (216.433 casi, +68%). 

I casi di Covid segnalati a livello globale da inizio emergenza sono ormai oltre 190 milioni, con più di 4 milioni di morti. I contagi crescono e “a questo ritmo ci si aspetta che il numero complessivo” di infezioni “potrebbe superare i 200 milioni nelle prossime 3 settimane”, prevede l’Oms. Alla base del nuovo rialzo, l’Oms individua “4 fattori: la circolazione di varianti più trasmissibili” di Sars-CoV-2, “l’allentamento delle misure sociali di salute pubblica originariamente destinate al controllo della trasmissione virale, l’aumento della mescolanza sociale” con la ripresa degli spostamenti “e il gran numero di persone che rimangono suscettibili all’infezione a causa di una distribuzione iniqua dei vaccini nel mondo”. 

Corre la variante Delta (ex indiana) di Sars-CoV-2, segnalata ormai in 124 Paesi, territori o aree a livello globale, 13 in più in 7 giorni, riferisce ancora l’Oms. La variante Alfa o ‘inglese’ è stata registrata in 180 Paesi (6 nuovi) – si legge nel rapporto Oms – la Beta o ‘sudafricana’ in 130 (7 in più), la Gamma o ‘brasiliana’ in 78 (3 nuovi). 

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