28 Giugno 2021

Poparazzi: un social network “al contrario”

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Poparazzi: un social network "al contrario"

L’ormai popolatissima galassia delle piattaforme social, nonostante il livello di saturazione raggiunto negli ultimi anni con l’arrivo di servizi per il podcasting, i video brevi e lo streaming condiviso tra più persone, si prepara ad accogliere una novità che possiamo definire “molto particolare”, se non altro dal punto di vista della filosofia alla base del concetto di community online.

App Poparazzi: cosa è, dove scaricarla

La novità in questione si chiama Poparazzi, un network disponibile in esclusiva per Apple iOS e già definito dai primi utenti come “un social al contrario”.

A differenza di Facebook, Instagram, TikTok e Clubhouse non abbiamo la facoltà di postare foto e video su noi stessi.

Ci penseranno gli altri iscritti, una volta creato un profilo a nostro nome, a pubblicare contenuti che ci riguardano, tra cui scatti catturati durante feste ed occasioni di ritrovo.

Chiaramente, noi potremo fare lo stesso con i nostri amici: il nome dell’app stessa suggerisce che gli iscritti diventeranno i paparazzi gli uni degli altri, creando degli album completi della nostra presenza in pubblico.

Un meccanismo che farà storcere il naso agli amanti della privacy, ma che a detta degli sviluppatori di Poparazzi è sottoposto a criteri di attenta revisione.

L’app, pur essendo incredibilmente giovane (la prima versione risale al 17 febbraio scorso) sta ricevendo costanti aggiornamenti per far sì che tutti i contenuti possano essere supervisionati dall’utente prima della pubblicazione, in modo da creare un’atmosfera di condivisione serena e sicura, contrastando così il fenomeno del bullismo online.

Rimane ovviamente attiva la possibilità di rimuovere immagini che riteniamo sgradevoli, anche dopo la nostra accettazione, così come possiamo bloccare utenti molesti impedendo la visualizzazione del nostro profilo. 

In linea teorica, gli strumenti necessari a proteggere la propria identità sembrano non mancare (essendo presenti anche apposite funzioni per la segnalazione dei profili fake), ma sarà il tempo a suggerirci se l’idea alla base di Poparazzi incontrerà il favore del popolo del Web, e in che modo verrà imitato dai social tradizionali.

Da non perdere!

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